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Il Consiglio Ue Approva Il Passaporto Con Dati Biometrici

27 Dicembre 2004 Commenta

BRUXELLES. Il Regolamento del Consiglio dell’Ue approvato a Bruxelles il 13dicembre scorso prevede il rilascio da parte degli Stati membri, a regime,di passaporti e titoli di viaggio contenenti obbligatoriamente due elementibiometrici memorizzati su microchip, ossia una fotografia e le improntedigitali del titolare, secondo un formato standard che garantiscal’armonizzazione a livello Ue. Al Regolamento si accompagna un allegatotecnico che fissa i criteri minimi di sicurezza in termini di materiali distampa, dispositivi anticontraffazione, tecniche di stampa.L’obiettivo dichiarato dell’iniziativa, che rientra nel piu’ ampio Pianod’azione dell’Ue contro il terrorismo, e’ garantire l’armonizzazione deglistandard di sicurezza nell’Unione europea in modo da contribuire alla lottaal terrorismo ed alla criminalita’, prevenendo anche attivita’ difalsificazione dei documenti d’identita’. Un’apposita commissione sioccupera’ di definire in modo dettagliato gli ulteriori standard disicurezza da rispettare nella creazione dei nuovi passaporti europei,comprese le modalita’ di acquisizione dei dati fotodattiloscopici.Gli Stati membri avranno, quindi, 18 mesi di tempo per predisporre le misurenecessarie alla stampa dei nuovi passaporti contenenti la foto del titolareanche su microchip, ed altri 18 mesi per consentire l’inserimento delleimpronte digitali nel microchip stesso.L’iniziativa del Consiglio e’ stata oggetto di critiche sia da parte delParlamento europeo sia da parte delle Autorita’ europee di protezione deidati.Il Parlamento, in particolare, nella relazione presentata dall’EurodeputatoCarlos Coelho lo scorso 28 ottobre, pur riconoscendo l’utilita’ di ricorrerealla biometria per garantire la sicurezza dei documenti identificativi,aveva segnalato l’esigenza di rispettare diritti e liberta’ dei cittadinisenza sacrificarli a priori. Il Parlamento ha sottolineato soprattutto lanecessita’ di rispettare i principi fondamentali in materia di protezionedei dati, appoggiando le critiche mosse dalle Autorita’ europee per laprotezione dei dati in una lettera inviata il 18 agosto dal Presidente delGruppo ex art. 29, il tedesco Peter Schaar, al Presidente della Commissioneper le liberta’ civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) delParlamento europeo. I Garanti chiedevano che i dati personali fosserorilevati per finalita’ determinate e non utilizzati per altri obiettivi,quali forme occulte di sorveglianza (principio di finalita’); fosseropertinenti ed in nessun caso eccedere quelli necessari per le specifichefinalita’ (principio di pertinenza e proporzionalita’); fossero tutelati daidonee misure di sicurezza.

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