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Il 7° Rapporto Sulle Citta' Digitali In Italia.

5 Marzo 2003 Commenta

ROMA. Si e’ svolto a Roma il 24 febbraio scorso il Convegno di Presentazionedel 7° Rapporto sulle Citta’ Digitali in Italia, la tradizionale indaginesui siti della pubblica amministrazione realizzata dalla Rur (Rete urbanadelle rappresentanze), in collaborazione con il Dipartimento della FunzionePubblica, Formez e Censis.Si tratta di un appuntamento ormai molto atteso all’interno di una vastacomunita’ di interesse attenta alle dinamiche di innovazione della P.A. E’la piu’ completa ricognizione, circa 500 siti analizzati, capace di rendereampiamente conto di una realta’ ormai strategica per le attivita’ diinformazione, comunicazione ed erogazione di servizi delle P.A.Il convegno di presentazione dell’indagine ha visto la presenza del Ministrodella Funzione Pubblica, Luigi Mazzella e del Direttore dell’Agenzianazionale per l’innovazione tecnologica, intervenuto in rappresentanza delMinistero. Di fronte ad una vasta platea di persone sono intervenuti CarloFlamment, presidente del Formez, Gianni Dominici, Direttore della Ricerca,Giuseppe Roma, Direttore del Censis e Presidente della Rur, Giuseppe DeRita, Segretario Generale del Censis e Presidente della Rur.Notevoli sono i progressi della presenza on line delle AmministrazioniLocali, ma resta ancora molto da lavorare. Questo e’ in sintesi il bilanciodel 7° Rapporto sulle Citta’ Digitali in Italia, un’indagine approfonditasui siti Internet delle Regioni, Province e Comuni capoluogo di Provincia.Come e’ noto gli enti locali, in particolare i comuni, rappresentano gliattori principali del piano di e-government del Paese, in quanto destinati arealizzare gli sportelli di front-office per la erogazione dei serviziintegrati al cittadino.Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie al fine di ottenere questirisultati ha predisposto gli strumenti necessari e quindi il 30 maggio 2002e’ stata emanata dal Presidente del Consiglio dei Ministri una direttivache, in linea con quanto fissato dalla direttiva del 13 marzo 2001,definisce i criteri di accessibilita’, usabilita’ ed efficacia ai quali isiti della P.A. dovranno attenersi per conseguire il nuovo suffisso.L’obiettivo e’ naturalmente quello di utilizzare in pieno le potenzialita’offerte dalla rete Internet e di trasformare l’informazione semplice ininformazione interattiva, tale da permettere non solo la consultazione, maanche la partecipazione dell’utente a determinati procedimenti, sia in fasedi ricerca che nell’utilizzo stesso dell’informazione.Alcuni siti della P.A. stanno gia’ mettendo in pratica questo modo nuovo diconcepire l’utilizzo di Internet ed il Rapporto Rur lo testimonia.Pero’ c’e’ ancora molta strada da fare per ottenere un effettivo aumento emiglioramento dei servizi disponibili in rete, cosi’ da rendere quest’ultimaappetibile per quanti siano interessati ad ottenere prestazioni a valoreaggiunto, vale a dire senza code agli sportelli, senza spostarsi da casa,con possibilita’ di verifica costante dello stato delle pratiche, con lapossibilita’ di avvalersi di sistemi di pagamento elettronico ecc.]]>

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