Home » Internet & Tecnologia

E-Inclusion: Nuovo Rapporto Della Commissione Europea

16 Febbraio 2005 Commenta

BRUXELLES. Donne e anziani stanno colmando le distanze del digital divide,ma non si puo’ dire lo stesso delle fasce economicamente piu’ deboli cherimangono indietro nell’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione edella comunicazione.
E’ questo il risultato piu’ evidente emerso dalnuovo rapporto della Commissione europea “eInclusion revisited: the localdimension of the Information Society”.
In esso la Commissione invitatutti gli Stati membri all’azione nel predisporre strategie adeguatamentemirate a favorire l’accesso di tutti, senza distinzioni di sorta, aivantaggi della Societa’ dell’Informazione.
Il costante e frequenteutilizzo di Internet sembra chiaramente correlato al possesso di un certostatus culturale e sociale che laddove individua livelli piu’ alti diistruzione e di stabilita’ socio-economica rintraccia percentuali piu’ altedi inclusione digitale.
Per un altro verso e’ la difficolta’ adaccedere alle informazioni desiderate e la mancanza di contenuti digitalidiversificati, che non si rivolgano cioe’ solamente ad un pubblicopreparato, che dissuadono le fasce economicamente e culturalmente menoavanzate dall’avvicinarsi ai nuovi strumenti dell’innovazione.
Il costoancora troppo alto dei personal computer e’ un altro ostacolo alla riduzionedel digital divide, soprattutto per quanto riguarda i Paesi di nuovoingresso nell’Unione: e’ infatti evidenziato nel rapporto che una dellemotivazioni principali dello scarsa diffusione di Internet nell’interoterritorio europeo e’ proprio l’assenza dei pc nelle case.
A questo siaggiungano le difficolta’ delle zone rurali e remote dell’Europa dove lacarenza e la esiguita’ delle infrastrutture di base incidono pesantementesull’incremento generale dell’esclusione digitale.
E’ solamenteattraverso una migliore sinergia tra iniziative locali, regionali, nazionalied europee, che si puo’ riuscire ad operare un coinvolgimento globale nellasocieta’ dell’Informazione, questo il monito principale del rapporto.Soprattutto, il successo delle strategie per l’inclusione digitale dipendein gran parte da un approccio basato sul contesto locale, per cui i gruppisociali da raggiungere con iniziative specifiche sono considerati a partiredall’ambiente geografico, sociale e culturale di base. A partire dalcontesto territoriale, poi, la dimensione virtuale garantisce ilcollegamento con una visione globale in grado di coinvolgere strati semprepiu’ ampi della popolazione.
Il rapporto tra i buoni esempi cital’esperienza del Comune di Roma che in collaborazione con Microsoft nel 2003ha dato il via a “Nonni su Internet”, iniziativa volta all’alfabetizzazioneinformatica degli anziani potenziali soggetti dell’esclusione digitale.

Scritto da

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>