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Telecom Italia Ancora Di Fronte Ai Giudici

16 Febbraio 2005 Commenta

ROMA. E’ arrivata alle battute finali la vicenda che ha portato di nuovo laTelecom Italia di fronte ai giudici per ottenere l’annullamento delprovvedimento con cui l’Autorita’ garante della Concorrenza e del Mercato,lo scorso 16 novembre 2004, l’ha condannata ad una sanzione pecuniaria di152 milioni di euro per aver posto in essere comportamenti distorsivi dellaconcorrenza.
Nemmeno a due mesi dall’instaurazione del giudizio, il 16febbraio, ritenuta matura la causa per la decisione, nelle aule del TARLazio a Roma si svolgera’ la prossima – risolutiva – udienza: tra gli altriprotagonisti della vicenda, Cittadini Europei – Associazione Nazionale diutenti e consumatori – rappresentata dagli Avv. Carmelo Giurdanella e GuidoScorza, e’ intervenuta nel giudizio a sostegno del provvedimento adottatodall’AGCOM ed in definitiva contro ogni abuso in danno della liberta’ diconcorrenza e di informazione.
Nella societa’ dell’informazione l’accesso alle risorse di telecomunicazione a condizioni di mercato equecostituisce un prerequisito irrinunciabile per il corretto funzionamento delprocesso democratico con la conseguenza che ogni distorsione o alterazionedel libero gioco della concorrenza nel mercato TLC incide in manieraincisiva sulle liberta’ fondamentali ed i diritti insopprimibili dicittadini e consumatori.
Il diritto all’accesso ai servizi ditelecomunicazione rappresenta un diritto fondamentale di tutti i cittadini,essenziale per la piena appartenenza alla collettivita’ sociale ed elementocostitutivo della liberta’ d’espressione e di comunicazione.
Sulla basedi tali presupposti e con la ferma volonta’ di tutelare i diritti e gliinteressi di utenti e consumatori nella societa’ dell’informazione,Cittadini Europei – Associazione Nazionale di utenti e consumatori – e’intervenuta nel giudizio promosso da Telecom Italia dinanzi al TAR Lazio.
Secondo le motivazioni contenute nel provvedimento dell’Antitrustimpugnato da Telecom Italia, la societa’ di telecomunicazioni avrebbeabusato della propria posizione dominante nel mercato dei servizi intermedipraticando ai propri concorrenti condizioni tecnico-economiche peggioririspetto a quelle utilizzate per costruire le proprie offerte commercialialla propria clientela nonche’ nel mercato dei servizi finali ponendo inessere prassi negoziali fortemente restrittive della concorrenza in quantovolte a legare a se’ attraverso vincoli di esclusiva i propri clienti.
Nell’intervenire nel giudizio dinanzi al TAR. Cittadini Europei, sindalla nascita attenta, in modo particolare, ai diritti ed agli interessi deiconsumatori e degli utenti nella societa’ dell’informazione, ha evidenziatocome la questione alla base dell’impugnato provvedimento dell’Antitrusttravalica le contestate violazioni della disciplina della concorrenza econcerne, piu’ in generale, la liberta’ di informazione ed il diritto ditutti i cittadini ad una partecipazione attiva alla vita democratica delPaese anche attraverso le nuove tecnologie informatiche e telematiche.

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