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MGM Vs. Grokster. I Giudici Sono Scettici

31 Marzo 2005 Commenta

WASHINGTON DC, WA (USA). Comincia con una certa indecisione dei giudici che si devono occupare del terzo grado della causa intentata dai movie studios contro Grokster e StreamCast.

La Metro Goldwyn Mayer (MGM) insieme alle altre aziende interessate chiedono che la Corte Suprema dichiari la responsabilita’ dei produttori dei software peer-to-peer di violazione del copyright. I giudici, nel primo giorno di udienza, si sono dimostrati dubbiosi sul punto. Sembra che non vogliano affermare con certezza che quei programmi violano il copyright, perche’ se fosse cosi’, vi sarebbero serie ricadute negative sullo sviluppo e la crescita dell’innovazione informatica, a prescindere dalla liceita’ dei contenuti condivisi.
I legali delle aziende incolpate fanno appello alla famosa sentenza Sony Betamax che nel 1984 sanci’ la liceita’ dei videoregistratori, anche se con essi si copiavano (e si copiano tuttora) i film dalla televisione.

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