ROMA – Dopo la giornata di mobilitazione contro la brevettabilita’ del software promossa dal Senatore Fiorello Cortiana (Verdi), anche i sostenitori della Direttiva CII (Computer Implemented Inventions, erroneamente collegate al software) iniziano a muoversi.
Eicta in Europa e Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) in Italia sono in prima fila.
“Il nuovo regime europeo dei brevetti” – rende noto un comunicato – “consentira’ alle piccole, medie e grandi imprese del settore ICT di trarre profitto dalle loro innovazioni e di proteggere al meglio i loro investimenti in R&S.” “Nella maggior parte dei casi” – si legge nella nota – “i brevetti sono l’unico modo che le PMI hanno per accedere ad una clientela piu’ ampia concedendo in licenza la propria tecnologia a aziende piu’ grandi.”
Secondo Anie ed Eicta “l’approvazione della nuova Direttiva europea contribuirebbe a ridurre i costi dei brevetti per le PMI e per l’industria in generale, eliminando i costi di traduzione e il bisogno di molteplici applicazioni nell’UE. Aprirebbe inoltre le porte a un autentico mercato unico europeo per i prodotti derivati dalle nuove invenzioni, consentendo quella spinta alla internazionalizzazione, tanto necessaria per le piccole e medie imprese italiane.”

L’industria europea (n.d.r.: le grandi e piccole aziende di una vasta gamma di settori) – prosegue la nota – si e’ quindi unita a sostegno della nuova proposta di Direttiva.
La proposta di Direttiva e’ appena entrata nella fase di seconda lettura al Parlamento Europeo.
La Commissione Giuridica del Parlamento UE, votera’ il testo finale il 6 giugno, mentre il voto dell’Assemblea, conclude la nota, e’ atteso per la prima settimana di luglio.

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