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Pennelli E Violini Open Source Al LinuxWorldExpo Italia

23 Maggio 2005 Commenta

MILANO – Non e’ ancora stato approvato ufficialmente ma la proposta di fusione tra Adobe e Macromedia e’ un segnale fortissimo che non puo’ essere ignorato.
Il segmento del software professionale per la grafica bidimensionale per la stampa e il web sta raggiungendo un livello di concentrazione che forse ha superato quello dell’oligopolio.
Niente di cui lamentarsi se il valore che verra’ garantito agli utilizzatori in termini di rapporto prezzo/prestazioni e di funzionalita’ evolutive continuera’ a crescere come negli ultimi dieci anni.
Lo rende noto un comunicato in cui, si continua a leggere, la natura del settore, neppure lontanamente soggetta al pericolo di lock-in degli utilizzatori su una certa piattaforma a confronto di altri segmenti dell’industria del software, fa sperare nella possibilita’ di una rinnovata concorrenza da parte di nuovi attori se ne sorgesse l’opportunita’.
L’open source nell’ambito del multimediale, sta iniziando a crescere in funzionalita’. In alcuni ambiti, come appunto il trattamento di immagini raster, esistono soluzioni open source robuste, e lo stesso sta avvenendo in altri segmenti, come la modellazione 3D, e soprattutto l’audio e la musica.

LinuxWorldExpo Italia (www.linuxworldexpo.it), versione nazionale dell’evento di settore piu’ importante a livello mondiale, fa il punto su questa fase evolutiva dell’open source multimediale in una sessione dedicata nel pomeriggio del 25 maggio, Linux for Multimedia, organizzata in collaborazione con la rivista Computer Arts e moderata dall’editor dela stessa, Luca Magnoni.
Gli argomenti trattati, prosegue la nota, daranno un quadro dei segmenti del multimedia piu’ interessati dalle attivita’ di progetti open source.
Il 2D sara’ visto dalla prospettiva di GIMP, il software piu’ diffuso tra quelli a sorgenti aperti, che negli ultimi mesi ha visto l’arrivo di nuove funzionalita’ decisamente professionali, come la gestione della quadricromia. Per il 3D parleranno i rappresentanti della comunita’ di Blender, che dopo l’utilizzo avuto nella realizzazione del blockbuster “Spiderman” e’ ormai uno strumento riconosciuto nell’elitaria comunita’ dei digital designer per il cinema.
Forse gli interventi piu’ interessanti della sessione, conclude la nota, sono pero’ quelli dedicati all’audio, dove parlera’ un esponente della comunita’ AGNULA/DeMuDi e, in anteprima assoluta, un componente della band “Ottomani”, il vocalist Aljosa, reduce dalla realizzazione del primo CD in Italia e forse in Europa totalmente creato con strumenti open source.

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