40 Milioni Di Volte OpenOffice.org
MILANO. Lo ha reso noto un comunicato di PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org in occasione della Prima Conferenza Italiana della Comunita’ OpenOffice.org: la suite libera per ufficio ha superato i 40 milioni di download dal sito, e ? secondo le stime degli analisti ? ha raggiunto una quota di mercato del 10%. Si tratta di un risultato eccezionale per un prodotto che e’ arrivato sul mercato nel mese di maggio del 2002.
Dall’inizio del 2005, i download della versione 2.0 ? che nello stesso periodo ha iniziato la fase di beta testing, e attualmente e’ nella fase conclusiva del processo ? hanno superato quelli dell’ultima versione «stabile» 1.1.4 (quella che gli utenti devono continuare a utilizzare per la propria attivita’ professionale fino al rilascio ufficiale della versione 2.0), e questo dimostra che gli utenti continuano a guardare con attenzione e simpatia a OpenOffice.org.
I report degli analisti ? Forrester, Gartner, IDC e Jupiter ? attribuiscono alla suite libera per ufficio una quota di mercato del 10% (Forrester arriva addirittura al 15% nell’area degli enti pubblici). Il gruppo numericamente piu’ numeroso e’ quello degli utenti Windows, ma bisogna tenere presente che OpenOffice.org e’ l’unica suite a offrire una versione per tutti i principali sistemi operativi.
Nel mondo Linux, OpenOffice.org e’ presente all’interno di tutte le distribuzioni: Debian, Fedora, Gentoo, Linspire, Mandrake, Novell-Suse, Red Hat e Ubuntu. Inoltre, viene commercializzato ? come prodotto proprietario ? da Sun, che ha fatto nascere il progetto OpenOffice.org donando alla comunita’ il codice sorgente di Star Office, e da altre strutture come Red Office, Magyar Office, SOT Office e Workplace. Infine, e’ presente con regolarita’ nei CD delle riviste di tutto il mondo.
OpenOffice.org ? conclude la nota ? e’ anche la suite per ufficio disponibile nel maggior numero di versioni linguistiche, tra i progetti riconosciuti in modo ufficiale ? che sono circa 40 ? e quelli gestiti localmente dai governi, come nel caso delle lingue bantu in Africa (kinyarwanda, sotho/sepedi, swahili, tswana e zulu) o della lingua maori in Australia e Nuova Zelanda, o dalla comunita’ locale, come nel caso dell’occitano nel sud e del bretone nel nord della Francia, del gaelico in Scozia e dell’armeno in Armenia.
In totale, la suite e’ disponibile in 76 versioni linguistiche.
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