BEIJING (CHINA). Le autorita’ cinesi hanno imposto a tutti i gestori di siti web e blog localizzati in Cina a registrare il proprio spazio on line, pena la chiusura senza appello.

Entro il 30 giugno prossimo i responsabili di tutti i siti web, oltre che di tutti i blog che ormai popolano la rete, dovranno registrarsi affinche’ il Governo possa avere piena conoscenza della propria identita’. Chi non provvedera’ a compiere questo atto amministrativo potra’ subire una multa fino a 120.000 dollari.
Fonti governative riportano che gia’ il 74% dei siti ha provveduto a registrarsi.

Per scoprire se tutti i siti avranno provveduto alla registrazione, il Governo ha gia’ messo a punto un programma (che si chiama ‘Net Crawler System’) che analizza in maniera automatica se i siti visitati hanno effettuato o meno tale registrazione. In caso di esito negativo, il sito sara’ irrimediabilmente chiuso. Le motivazioni che il Governo cerca di fornire per giustificare un simile gesto sono le solite: impedire che si diffondano on line siti dai contenuti violenti o pornografici, limitare al massimo la libera manifestazione di opinioni difformi rispetto alla politica attuale, ecc.
La Cina ha oltre 87 milioni di navigatori e rappresenta la seconda piu’ grande popolazione al mondo, dopo gli USA, a utilizzare la rete Internet.

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