Basta E-Mail! Siamo Parlamentari
WASHINGTON DC, WA (USA). Sembra strano, ma a volte capita che invii massicci di e-mail possano essere anche del tutto leciti. Come nel caso di tutti i messaggi che pervengono in maniera massiva nelle caselle di posta dei membri del Congresso statunitense.
Da uno studio realizzato in questi giorni dalla ‘Congressional Management Foundation’ si calcola che il numero di messaggi che giungono alla ‘House of Rapresentatives’ sia duplicato nel periodo di tempo fra il 2000 e il 2004, raggiungendo la (insostenibile) cifra di 99 milioni di e-mail. In particolare, il numero di messaggi e’ triplicato per quanto riguarda il quantitativo di e-mail ricevuto dal solo Senato.
Il costo estremamente basso e (quasi) democraticamente accessibile a chiunque, unita alla semplicita’ dell’utilizzo, hanno fatto della e-mail lo strumento preferito per contattare chi dispone di poteri riservati a pochi: quello di fare le leggi.
Il numero di questi messaggi, i quali nella stragrande maggioranza dei casi sono del tutto legittimi e non fonte di spamming, sta creando seri problemi organizzativi al personale del Congresso. Mentre questi dati aumentano esponenzialmente, il numero di dipendenti rimane sempre lo stesso, lamentano in molti a Capitol Hill.
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