LAS VEGAS, NV (USA). A distanza di un mese circa dalla vittoria della MGM contro Grokster, rete di scambio di file illegali, si intravedono nuove ombre sulla possibilita’ che le major possano monitorare il traffico di materiale scambiato.

Ian Clarke, programmatore irlandese ventottenne, ha dichiarato in una conferenza sulla sicurezza informatica tenutasi a Las Vegas l’arrivo di un rivoluzionario software peer-to-peer. L’irlandese e’ gia’ famoso per aver realizzato una delle prime reti di file-sharing anonime gia’ nel 2000. Freenet, questo il nome del progetto, non ebbe pero’ il successo sperato, per via della semplicita’ di utilizzo di altri programmi come Grokster, appunto.
Sulla scia di quanto sta accadendo oggi nel settore e in risposta alla sempre maggiore richiesta di privacy da parte degli utenti, Clarke si sta dedicando nella realizzazione di una nuova versione di Freenet, basata su un concetto opposto a quello delle reti classiche di file-sharing. Anziche’ essere aperta a chiunque, questa rete sara’ accessibile solo da utenti ‘affidabili’. Dunque, resteranno fuori tutti i soggetti che non risponderanno a certi requisiti (di cui oggi si ignorano ancora gli estremi), per consentire anche alle zone del mondo dove gli utenti non possono liberamente manifestare il proprio pensiero di farlo in tutta tranquillita’.
Questo software, infatti, e’ stato realizzato proprio per venire incontro alle esigenze di riservatezza di Paesi come la Cina dove il Governo filtra qualunque contenuto, anche in rete. Ma anche se l’obiettivo primario e’ questo, Clarke sa che il suo software potra’ essere utilizzato per veicolare materiale illegale. E, comunque, non si preoccupa troppo di questo aspetto, poiche’ non nega la sua avversione alle leggi sul copyright.

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