GERUSALEMME. Nell’ambito dell’accordo bilaterale tra Italia e Israele, il ministero della sanita’ sta mettendo a punto un progetto pilota da sperimentare in alcune regioni italiane per quanto riguarda le nuove tecnologie, in particolare la telemedicina e l’assistenza a domicilio.
Lo ha affermato ieri a Gerusalemme il vice ministro dell’ economia Mario Baldassarri a conclusione di una missione in Israele, dove ha avuto modo di constatare come l’ applicazione delle nuove tecnologie e una diversa organizzazione del servizio sanitario abbiano permesso in questo paese di ridurre la durata delle degenza ospedaliera, con forti risparmi per l’erario dello stato.
“Probabilmente – ha detto Baldassarri – si partira’ da un campione di cardiopatici, cioe’ di persone piu’ a rischio, e sara’ questo il primo passo per una seria ristrutturazione di tutto l’apparato sanitario italiano per fronteggiare il fenomeno dell’ invecchiamento della popolazione, che richiede molta piu’ assistenza”.
La delegazione italiana ha potuto constatare come in Israele questo problema e’ affrontato su basi tecnologiche molto avanzate. Le persone cardiopatiche possono infatti essere seguite stando a casa.
All’emergere di sintomi di disturbo, essere possono contattare telefonicamente un centro di assistenza al quale, tramite un’apposita strumentazione, trasmettere in tempo reale i risultati di un elettrocardiogramma, di un’analisi del sangue e della pressione arteriosa, permettendo cosi’ ai medici del centro di stabilire se i disturbi denunciati siano di origine cardiaca, che necessita immediata ricovero ospedaliero, o se invece le cause siano diverse.
Il progetto pilota riguardera’ inizialmente alcune migliaia di persone della Lombardia e del Veneto ma l’intenzione, una volta collaudato, e’ di estenderlo a tutte le regioni italiane.

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