(ANSA) – SAN GIULIANO DI PUGLIA (CAMPOBASSO), 1 GEN – Ha salutato l’arrivo del nuovo anno spaccata in tre tronconi la comunita’ di San Giuliano di Puglia, il comune molisano maggiormente colpito dal terremoto del 31 ottobre scorso che ha provocato il crollo della scuola Francesco Jovine nel quale sono morti 27 bambini e una insegnante. La popolazione ha aspettato il 2003 riunendosi in tre luoghi diversi: circa 200 persone hanno cenato nella tenda bianca nella tendopoli di San Giuliano; il comitato delle vittime, una quindicina di persone, si e’ invece riunito nella sede del Comitato operativo misto (Com) della Protezione civile allestito nel palazzetto dello sport di San Giuliano; le altre 700 persone circa ospitate nei residence di Campomarino (Campobasso) infine si sono incontrate poco prima della mezzanotte nella tensostruttura della Protezione civile allestita davanti al residence Aloha. (ANSA). /RED

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(ANSA) – SAN GIULIANO DI PUGLIA (CAMPOBASSO), 1 GEN – La popolazione di San Giuliano ha festeggiato il Capodanno in tre luoghi diversi perche’ sempre piu’ persone imputano al sindaco Antonio Borrelli la responsabilita’ di aver fatto eseguire i lavori di sopraelevazione della scuola Jovine che potrebbero aver determinato il crollo dell’edificio e la morte dei 27 angeli di San Giuliano. Alla cena svoltasi nella tendopoli di San Giuliano era presente lo stesso Borrelli che ha detto ai giornalisti presenti di augurarsi che ‘non ci siano spaccature fra la popolazione’. ‘Se queste spaccature ci sono -ha continuato- spero si possano risolvere al piu’ presto perche’ la piu’ grossa jattura che potrebbe capitare a questa popolazione e’ di spaccarsi, disgregarsi e subire violenze interne ed esterne’. ‘Non ci auguriamo che ci siano spaccature -ha concluso- anche perche’ non ce lo possiamo permettere: solo se saremo uniti e lavoreremo insieme vedremo la ricostruzione di San Giuliano’.(ANSA). /RED

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