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IDC: Maggiore Tutela Del Diritto D'Autore, Cosi' Cresce l'Economia Europea

3 Aprile 2003 Commenta

Milano – IDC ha annunciato che, entro il 2006, l’economia dell’Europa occidentale e dell’Est potrebbe crescere di 100 miliardi di dollari, si potrebbero creare 250.000 nuovi posti di lavoro e il gettito fiscale potrebbe aumentare di 23.3 miliardi di dollari attraverso una riduzione del fenomeno della pirateria software di 10 punti percentuale. Nel primo studio globale sull’impatto economico della pirateria mai realizzato finora, IDC sottolinea l’opportunita’ per i governi di ottenere nuove entrate per miliardi di euro da investire in aree quali l’istruzione, la sanita’ e la prevenzione del crimine. Tanto e’ stato redso noto in un comunicato stampa a cura di BSA, organizzazione internazionale senza scopo di lucro fondata nel 1988 al fine di contrastare la duplicazione illegale di software. Lo studio IDC, commissionato da BSA, ha valutato l’impatto del settore IT (Information Technology) in 57 Paesi di tutto il mondo e i benefici economici che ne deriverebbero attraverso l’inasprimento e il rafforzamento dell’applicazione delle regole che tutelano la proprieta’ intellettuale. I Paesi oggetto della ricerca compongono complessivamente il 98% del mercato IT mondiale. Nonostante i vantaggi derivanti dalla riduzione della pirateria software si estendano a tutti i Paesi analizzati, alcuni ne beneficiano in misura maggiore rispetto ad altri. I Paesi in cui il tasso di pirateria e’ piu’ basso o quelli che sono riusciti a ridurre in misura maggiore il fenomeno hanno gia’ potuto verificare i benefici economici di una maggiore tutela della proprieta’ intellettuale. Ad esempio, il Regno Unito, il Paese europeo con il tasso di pirateria software piu’ basso in assoluto, ha sperimentato tra il 1995 e il 2001 il tasso di crescita piu’ elevato e la creazione di quasi 200.000 nuovi posti di lavoro. Per quanto riguarda l’Italia, se in quattro anni il nostro Paese riuscisse a ridurre di 10 punti percentuale l’attuale tasso di pirateria (45%), il settore IT potrebbe crescere del 50% raggiungendo un giro d’affari pari a 38.1 mld di dollari (42.5 miliardi di euro), creando nuove opportunita’ imprenditoriali e migliaia di nuovi posti di lavoro. I vantaggi economici ottenibili sarebbero pertanto significativi: IDC stima una crescita economica per 8 mld di dollari (8,9 miliardi di euro), 17.742 nuovi posti di lavoro nel settore high-tech e un aumento del fatturato per l’industria locale IT di oltre 6.4 mld di dollari (7,1 miliardi di euro). Complessivamente, questi incrementi aggiungerebbero oltre 1.8 mld di dollari (2 miliardi di euro) al gettito fiscale. Anche altri Paesi che hanno ridotto la pirateria software di recente, come la Spagna, hanno registrato una forte crescita nel settore IT. Con una riduzione del fenomeno nella misura di 16 punti percentuale dal 1996 a oggi, la Spagna si trova attualmente nella posizione ottimale per beneficiare di un’ulteriore espansione del settore IT, complice anche la forte domanda del mercato interno. In Spagna, il settore IT appare destinato a crescere nel periodo 2001-2006 a un ritmo tre volte maggiore di quanto accaduto tra il 1995 e il 2001. Similmente l’Irlanda, forte del tasso di riduzione piu’ elevato dell’intera regione (28%), ha registrato negli ultimi anni il terzo tasso di crescita del settore IT. Tra i primi 11 Paesi nel mondo che trarrebbero benefici dalla riduzione di 10 punti percentuale della pirateria informatica, 6 fanno parte dell’Europa dell’Est, tra cui si distinguono: Russia, Ucraina, Bulgaria, Romania e Croazia. La crescita del settore IT prevista spazia dal 60% nella repubblica Ceca e Slovacchia al 120% in Russia, dal 2001 al 2206.]]>

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