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Internet: Stanca; Si Affermi Il Diritto All'Accesso, Il Diritto Alla Trasparenza, Il Diritto Alla Privacy

8 Maggio 2003 Commenta

Roma – “L’accesso alle tecnologie digitali rappresenta per tutti una crescente opportunita’ di conoscenza, istruzione, lavoro, informazione, intrattenimento e acquisisce sempre maggior importanza nel modo di vivere, di lavorare e di apprendere. Si puo’ in qualche modo equiparare l’accesso a queste tecnologie ed il loro pieno utilizzo ad un diritto primario per tutti i cittadini, nessuno escluso. Il 2003, Anno Europeo dei Disabili, e’ quindi un’occasione importante per rendere concreto l’accesso a queste opportunita'”. Lo ha sostenuto Lucio Stanca. Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, al convegno del Forum PA su “La ‘i’ degli italiani: diffusione delle tecnologie Internet, inclusione delle categorie deboli, diffusione della cultura digitale”. Il ministro, si rende noto in un comunicato a cura dell’ Ufficio Stampa del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, ha sottolineato che “i disabili rappresentano una rilevante componente della nostra societa’ che deve trovare piena cittadinanza grazie anche alle politiche basate sulle tecnologie dell’informazione”. In Europa ci sono 37 milioni di persone portatrici di disabilita’. E nel nostro Paese poco meno di 3 milioni di persone, oltre il 5% della popolazione, sono portatrici di significativi elementi di disabilita’. ” “Se partiamo dal presupposto che e’ importante far muovere le idee e le informazioni, non le persone, si comprende come sia fondamentale per i disabili poter accedere alla Rete”, ha aggiunto il ministro, secondo il quale “accessibilita’ vuol dire rimuovere quelle barriere virtuali che sono di fatto l’equivalente delle barriere architettoniche”. “La realizzazione della Societa’ dell’Informazione richiede che si affermi una nuova generazione di diritti fondamentali della persona, come il diritto all’accesso, il diritto alla trasparenza, il diritto alla privacy”, ha concluso Lucio Stanca ribadendo che “non riconoscere questa esigenza puo’ causare un deficit che abbraccia i diversi momenti della vita di ognuno di noi e del nostro paese e in special modo quello sociale, poiche’ non integrare una qualsiasi categoria debole crea emarginazione, a quello democratico, perche’ non poter partecipare significa non avere la piena cittadinanza”]]>

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