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FIMI: I Leader Dell’Industria Discografica Internazionale Chiedono Interventi Contro La Pirateria

8 Ottobre 2002 Commenta

Roma – I leader dell’industria discografica internazionale si sonoriuniti oggi, nella Conferenza stampa IFPI/FIMI, “Il dilagare dellapirateria musicale mette in serio pericolo il futuro dell’industriadiscografica e degli artisti emergenti italiani” per chiedere interventiurgenti per contrastare il dilagare della pirateria musicale che staseriamente minacciando il futuro della musica Italiana in Italia eall’estero. L’industria discografica Europea ha chiesto oggi a Roma unamaggiore repressione del fenomeno e un miglioramento delle norme chepossano essere d’aiuto per combattere la pirateria musicale cherappresenta oggi oltre il 25% del mercato nazionale. Solo nel SudItalia, il tasso di pirateria ha raggiunto livelli che superanoabbondantemente il 50% del mercato. L’Italia ha uno dei piu’ fortirepertori musicali di tutta Europa. Nei primi sei mesi dell’anno, laproduzione discografica degli artisti italiani ha raggiunto il 48% sultotale delle vendite. La musica italiana viene esportata con successo intutta Europa e nel Mondo. Ma l’industria discografica italiana, si trovaoggi ad affrontare uno dei piu’ alti tassi di pirateria di tuttal’Europa occidentale. Jay Berman, Presidente e CEO di IFPI,l’organizzazione che rappresenta l’industria discografica di tutto ilmondo, ha dichiarato: “l’Italia ha una ricca e vibrante culturamusicale, ma il valore della musica e’ minacciato dall’enorme espandersidella pirateria. Nonostante l’incremento dell’attivita’ delle Forzedell’Ordine, enormi quantita’ di CD masterizzati continuano ad esserevenduti nelle strade cittadine. Inoltre, anche quando i pirati giungonodi fronte al giudice, troppo spesso le pene sono eccessivamente leggerese non irrisorie. Quindi tutti noi chiediamo ai rappresentanti delGoverno di lavorare a stretto contatto con l’industria discografica e diapplicare con forza la legge per punire i pirati che con le loro azionicriminali danneggiano gravemente l’intero mercato discografico”. La”Pirateria s.p.a.” in Italia “fattura” 111 milioni di euro, cifra checolloca l’Italia al 6 posto nella classifica mondiale, in termini divalore globale del mercato illegale. Il Fisco italiano, registra milionidi Euro in imposte evase a causa della pirateria. Emmanuel de Buretel,Presidente e CEO, EMI Recorded Music Europe, ha dichiarato: “Lapirateria non colpisce solo gli artisti internazionali. Il tasso dipirateria per le nuove pubblicazioni dei piu’ popolari artisti italianiraggiunge anche il 50%. Se la pirateria continuera’ su questi livelli,e’ chiaro che ci saranno conseguenze sul repertorio locale e per lanascita di nuovi talenti.” La principale forma di pirateria in Italia e’la masterizzazione di CD-R. Grandi centrali di masterizzazione sonopresenti in tutta Italia ed in particolare nel Sud del Paese. Reti divenditori ambulanti abusive distribuiscono successivamente il materialeper le strade delle citta’. I primi sei mesi del 2002 hanno visto unnotevole jncremento delle azioni antipirateria delle Forze dell’OrdineItaliane. Il numero di operazioni antipirateria e’ aumentato del 200%rispetto all’anno precedente cosi’ come il numero di individuiarrestati, il numero di cd e di masterizzatori sequestrati. Nella piu’grossa operazione condotta in Italia quest’anno, la Guardia di Finanzaha localizzato un caveau sotterraneo blindato vicino a Napoli. Durantel’operazione sono stati sequestrati 130 masterizzatori e 106 mila CD-R.Due persone sono state denunciate per violazione della legge sul Dirittod’Autore. E’ inoltre evidente un coinvolgimento del crimine organizzatonelle riproduzione e vendita di CD-R. Nella maggior parte dei casi, iprofitti derivanti dalla Pirateria musicale vengono rinvestiti perfinanziare altre attivita’ illecite come il traffico di stupefacenti,riciclaccio di denaro sporco e altre importanti attivita’ criminali. Nel2000 e’ stata approvata in Italia una legge anti-pirateria ed oggi staper essere introdotta nella legislazione italiana anche la DirettivaEuropea sul Diritto d’ Autore. Alberto Pojaghi, Presidente FIMI,Federazione Industria Musicale Italiana, ha commentato: “Le attivita’repressive da parte delle Forze dell’Ordine sono aumentatedall’approvazione della Legge anti-pirateria ma, a livello giudiziario,non c’e’ ancora una forte consapevolezza dei danni recati dallapirateria. Per questo chiediamo al Governo di aumentare i propri sforziper ottenere maggiori risultati nella lotta alla contraffazione.Essendo, inoltre, in forte aumento in Italia la pirateria su Internetinvitiamo il Governo ad adottare al piu’ presto la Direttiva Europea sulcopyright.” Info: http://www.fimi.it .

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