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Internet: MaxiOperazione Di GdF E BSA In Materia Di Tutela Del Diritto D'Autore; 248 Denunziati

27 Giugno 2003 Commenta

Roma – La lotta alla pirateria intellettuale in tutte le sue forme non conosce soste. La Guardia di Finanza, a pochi mesi da un’altra eclatante azione a tutela del copyright, questa volta musicale, denominata “Onda anomala”, ha messo a segno un altro importante risultato in materia di illecito utilizzo di software specializzato. Questa volta si e’ rivelata determinante la consolidata collaborazione tra il Corpo e la BUSINESS SOFTWARE ALLIANCE (B.S.A) che da anni e’ al fianco delle Fiamme Gialle per fornire specifico supporto tecnico ai militari operanti. Proprio recentemente la stessa BSA nel consueto rapporto annuale sull’andamento della pirateria del software ha evidenziato come il fenomeno, nonostante una lieve riduzione del dato percentuale a livello nazionale, sia ancora a livelli di guardia nel nostro Paese, restando lontano dai valori stimati per gli altri Paesi europei. In particolare, vengono evidenziati gli effetti negativi della pirateria, che investe settori diversi di interesse. Infatti, la commercializzazione di opere pirata avviene prevalentemente attraverso circuiti paralleli a quello legale, in totale violazione dei diritti d’autore ed evasione delle imposte (dirette e indirette), con conseguenti rilevanti danni sia per l’Erario che per i titolari del diritto di sfruttamento economico. Effetti negativi si ripercuotono, poi, sull’intera industria del settore che, pur investendo considerevoli risorse nella ricerca e nei progetti, si vede usurpare una notevole fetta di mercato, a causa dei regime di concorrenza sleale indotto dall’offerta massiccia di prodotti pirata. Non meno rilevante e’ il danno arrecato alla fede pubblica. In molti casi, infatti, l’acquirente viene ingannato da prodotti che si presentano praticamente identici all’originale nell’aspetto esteriore, ma quasi sempre scadenti per affidabilita’ e qualita’ tecniche. Evidenze operative dimostrano, inoltre, come la criminalita’ organizzata svolga ormai, nello specifico settore, un ruolo diretto, attraverso la gestione della fase di produzione e della successiva distribuzione dei beni illecitamente riprodotti, nella quale sono impegnati prevalentemente venditori extracomunitari, traendo da questa attivita’ facili guadagni, che vengono successivamente impiegati in altre attivita’ lecite e/o illecite. A tutto cio’, si legge in un comunicato stampa del Comando Generale della Guardia di Finanza, si affianca la c.d. “micro-pirateria” (pirateria individuale o di piccole entita’ organizzative), resa possibile dalla facilita’ di riprodurre, copiare, elaborare le opere tutelate dal diritto d’autore con l’impiego di apparecchiature sempre meno costose (si pensi all’utilizzo dei masterizzatori per le copie), nonche’ dallo sfruttamento della rete internet quale veicolo commerciale illegale (proposizione del prodotto, ricezione degli ordini via e-mail, invio on-line o a mezzo pacchi-contrassegno del prodotto richiesto). In tale settore operativo, la Guardia di Finanza e’, fra le Forze di polizia, quella che ha la titolarita’ dell’azione di contrasto al particolare fenomeno illecito, che ha natura prettamente economica. Del resto, il Corpo, in relazione al rinnovato ruolo di Forza di polizia economica e finanziaria riconosciutole dal Decreto Legislativo nr. 68/2001 e forte di una consolidata esperienza operativa nel settore, sta incentivando gli sforzi tesi a prevenire, ricercare e reprimere le violazioni della specie, stringendo anche rapporti di collaborazione con varie associazioni di categoria e con le Autorita’ competenti nel settore. E’ proprio nell’ambito dei predetti rapporti di collaborazione, instaurati con gli organismi nazionali preposti alla tutela dei diritti di sfruttamento delle opere dell’ingegno e, in particolare, per l’attivita’ in argomento, con la Business Software Alliance (B.S.A), che si colloca la recente operazione di controllo a massa denominata “Corsaro”, svolta nei giorni scorsi. L’attivita’ operativa, coordinata a livello nazionale dal Nucleo Speciale Radiodiffusione ed Editoria – reparto speciale del Corpo con competenza nazionale in materia, che ha anche il compito di collaborare con l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, con la quale la Guardia di Finanza ha, di recente, stipulato uno specifico protocollo d’intesa – e’ stata preceduta da una complessa ed articolata attivita’ di intelligence diretta alla raccolta di informazioni circa possibili violazioni del diritto d’autore nell’ambito della commercializzazione ed utilizzazione di software specializzati, senza la necessaria autorizzazione degli aventi diritto. Gli elementi in possesso, opportunamente integrati ed analizzati, alla luce del patrimonio conoscitivo del Corpo a livello centrale e territoriale, prosegue il comunicato, hanno consentito di svolgere un’approfondita e particolareggiata mappatura del fenomeno illecito, da cui ha preso spunto la pianificazione di interventi ispettivi coordinati a livello nazionale nei confronti di oltre 400 soggetti economici. Nel dettaglio, sono stati eseguiti n. 403 controlli – di cui 240 conclusisi con esito irregolare – che hanno portato al sequestro di: n. 2943 programmi software installati senza licenza; n. 4700 cd masterizzati; n. 424 pacchetti software contraffatti; n. 1034 personal computer, oltre che alla segnalazione all’A.G. competente di n. 248 soggetti, per violazione agli articoli 171, 171 bis e 171 ter della legge 633/41, in materia di protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio. I risultati conseguiti sono riconducibili alla sistematica e pianificata azione di prevenzione e contrasto svolta dalla Guardia di Finanza in materia di tutela dei diritti riconosciuti ai titolari del diritto d’autore, nel cui ambito si collocano i numerosi interventi – su tutto il territorio nazionale – che diuturnamente vengono svolti dai militari del Corpo, i quali agiscono avvalendosi delle facolta’ e dei poteri previsti dagli art. 32 e 33 del D.P.R. 600/73 e dagli articoli 51 e 52 del D.P.R. 633/72, tipici dell’attivita’ di controllo in materia tributaria. Complessivamente, nei primi cinque mesi del 2003, 3016 sono stati gli interventi eseguiti, circa 2300 le persone denunciate di cui 81 in stato di arresto, oltre 1.500.000 i supporti audiovisivi sottoposti a sequestro. Al riguardo, inoltre, l’Istituzione, al fine di porre in essere un piu’ incisivo contrasto alle violazioni perpetrate attraverso l’utilizzo di mezzi informatici e telematici quali la rete internet, ha istituito un Reparto specializzato denominato “Gruppo Anticrimine Tecnologico” (G.A.T.), tra le cui attribuzioni rientra il contrasto agli illeciti economico-finanziari posti in essere mediante l’utilizzo delle reti informatiche che, come detto, hanno costituito un fattore moltiplicatore del particolare fenomeno illecito. L’intensificazione dell’azione di contrasto nel comparto in parola, condotta anche con l’ausilio delle piu’ complesse e sofisticate attivita’ investigative, ha consentito di rilevare numerose irregolarita’ alla normativa di settore, dalle quali sono successivamente scaturite specifiche attivita’ delegate dalle locali Autorita’ Giudiziarie dirette ad individuare i centri di produzione e di commercializzazione nonche’ i canali di introduzione nel territorio dello Stato dei prodotti pirata. Oltre che alla repressione sul campo penale, l’attivita’ del Corpo nello specifico settore di servizio mira, contestualmente, a colpire anche i comportamenti evasivi, sia sul piano formale che sostanziale, dell’imposizione diretta ed indiretta posti in essere dai responsabili dell’attivita’ illecita, mediante l’omesso rilascio di documentazione fiscale o l’emissione di documenti per operazioni inesistenti, oltre che a ricostruire sistematicamente i fatti economici realmente accaduti, attraverso, non solo le ispezioni della documentazione e delle scritture contabili ufficiali, ma anche risalendo ai connessi flussi finanziari oltre che alle evidenze patrimoniali e reddituali.]]>

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