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Grosso Impegno Della UE Per La Diffusione Della Banda Larga

14 Luglio 2003 Commenta

BRUXELLES. L’Unione Europea, dara’ prossimamente il via libera all’uso deiFondi strutturali europei per la realizzazione di infrastrutture in bandalarga in aree disagiate.Le risorse potranno essere impiegate esclusivamente nelle aree rurali eremote e senza discriminazioni tra tecnologie, cioe’ sia per la banda largasu rete fissa (fibra ottica o Adsl) sia per quella in mobilita’ (Umts).Il documento definitivo, con tutti i criteri da seguire per l’assegnazionedelle risorse, sara’ elaborato entro fine mese e rispetto alle previsioniiniziali conterra’ una novita’ graditissima ai gestori di tlc: i fondiriguarderanno anche infrastrutture di proprieta’ di operatori privatidisposti a co-finanziare i progetti. L’infrastruttura, dunque, non dovra’essere obbligatoriamente di proprieta’ di amministrazioni pubbliche osocieta’ da loro controllate, ipotesi contemplata nel piano dei Ministeridell’Innovazione e delle Comunicazioni e di Sviluppo Italia per portare labanda larga al Sud. La concessione di fondi europei alle Regioni Obiettivo 1o Obiettivo 2 e’ subordinata a una lunga serie di condizioni, tra cui lacompatibilita’ con il quadro regolamentare delle Authority di settore,l’armonizzazione con i progetti nazionali per la societa’ dell’informazione,la certezza di non rafforzare la posizione di operatori dominanti e ladestinazione ad aree a bassa densita’ di popolazione o comunque disagiate.Soprattutto i fondi non dovranno configurare aiuti statali: per questo leinfrastrutture dovranno essere disponibili a operatori terzi.E’ imminente ormai un’iniziativa decisa dell’Unione Europea a favore delladiffusione della banda larga in tutti i paesi membri. Probabilmente i tempierano gia’ maturi da tempo tenuto conto di una situazione di caratteregenerale non proprio eccezionale in molti paesi europei, per quanto riguardale infrastrutture tecnologiche.Anche in Italia la diffusione delle reti telematiche in banda larga perl’accesso a Internet veloce e’ ancora molto squilibrata e non sembra che gliincentivi previsti dalla Finanziaria 2003 stiano facendo miracoli.L’art. 89, infatti, prevede, lo stanziamento di 31 milioni di euro perfavorire l’acquisto di decoder e l’accesso alla banda larga di Internet edin particolare il contributo statale pari a 75 euro a favore di personefisiche o giuridiche che acquistano o noleggiano o detengono in comodato unapparato di utente per la trasmissione o la ricezione a larga banda dei dativia Internet (ed e’ recente la notizia che la parte piu’ grossa deicontributi per la banda larga, messi a disposizione dalla Finanziaria 2003,andra’, secondo le previsioni, al Gruppo Telecom Italia nella misura del 59%degli aiuti finanziari previsti. Secondo i dati diffusi dal ministero delleComunicazioni, Fastweb si piazza al secondo posto con circa il 22% deicontributi erogati).Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca punta molto sullarealizzazione del nuovo sistema pubblico di connettivita’ definito come unmodello architetturale che si fonda essenzialmente su servizi a larga banda,idoneo a garantire un rapido scambio di informazioni tra PubblicaAmministrazione centrale, Regioni ed Enti locali. Per il Ministro questonuovo sistema rappresenta un pilastro fondamentale per l’esecuzione delprogetto di e-government e per lo sviluppo del Paese, sia in termini dicrescita economica e culturale, sia in termini di qualita’ dei serviziofferti ai cittadini.]]>

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