(ANSA) – TORINO, 27 SET -La Segreteria di Stato della Santa Sede ha trasmesso alla magistratura una nota in cui smentisce i contatti vantati da Marini con lo Ior. Il caso ruota attorno a un certificato di possesso di un rubino di 320 carati appartenente a un facoltoso orientale. Marini e Paoletti avrebbero cercato di frodare il proprietario convincendolo a vendere il certificato allo Ior promettendogli un compenso di 512 mila dollari ogni 7 giorni per 36 settimane. Ma lo Ior non sapeva nulla di tutto questo. /RED

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