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Hacker Sostituiscono La Home Page del Sito Dei Cortei Telematici

28 Agosto 2003 Commenta

Firenze – Il sito internet Netstrike.it, di cui si ricorda il sequestro su ordine dell’autorita’ giudiziaria di Genova nel 2001, ai tempi in cui era fisicamente ospitato sul server di Isole nella Rete, (associazione che fornisce servizi internet a molte realta’, centri sociali, giornali, radio e gruppi della sinistra radicale italiana e non solo), dopo il defacement, cioe’ la sostituzione della home page con un’altra pagina da parte di hackers, intitolata “PsycoPhobia”, e che riportava in inglese la frase: “Siamo pochi tra i milioni di utenti di internet… Ma anche se siamo piccoli sappiamo fare la differenza,,,” risulta nel momento in cui pubblichiamo ancora irragiungiubile. Per Netstrike si intende una forma di lotta virtuale, pratica di mobilitazione in rete, che consiste nell’invitare una massa considerevole di utenti possessori di accessi Internet e browsers a “puntare” i propri modem verso uno specifico URL ad una precisa ora e ripetutamente in maniera tale da “occupare” un sito web fino a renderlo inutilizzabile almeno per la durata della mobilitazione. (In Italia, noto quello contro il sito del ministero di grazia e giustizia nel novembre dello scorso anno). In merito al fenomeno, due sono le scuole di pensiero: c’e’ chi condanna la pratica del netstrike ritenendola illegittima in quanto palesemente in violazione delle disposizioni di cui alla legge sulla criminalita’ informatica n. 547/93 che ha previsto nuove figure di crimini informatici. Diversa e’ la posizione di chi sostiene la piena legittimita’ del netstrike facendo leva sul carattere pacifico della manifestazione di dissenso che si realizza attraverso una somma di azioni legittime consistenti nella navigazione di uno stesso sito ad una determinata ora.]]>

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