(ANSA) – ROMA, 9 OTT – In una lettera aperta al capo dello Stato, i penalisti spiegano le ragioni per le quali da lunedi’ 13 a venerdi’ 17 incroceranno le braccia. Una protesta rivolta ‘innanzitutto -scrivono- al mancato adeguamento dell’ordinamento giudiziario e del codice di procedura penale ai principi espressi dall’art.111 della Costituzione’. La decisione dello sciopero ‘non e’ stata facile’, quindi, ma ‘ineluttabile’, aggiungono, visto il vanificarsi degli ‘appelli ai piu’ alti vertici istituzionali’. /RED

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