ROMA – L’ultimo progetto di legge sulla musica e’ ”un tale papocchio che se non fosse che e’ destinato a non vedere mai la luce per i ritardi accumulati, potrebbe anche preoccupare, invece fa solo sorridere”. E’ il giudizio di Enzo Mazza, direttore generale della Fimi, la federazione dell’industria musicale italiana come riportato dall’agenzia ANSA. Mazza bolla come ”una bugia” e come ”mera propaganda” dire che ”si portera’ l’Iva sui supporti fonografici al 4%, quando ormai anche i sassi sanno che la riforma fiscale in tema di Iva e’ solo ed esclusivamente di competenza dell’Ecofin e quindi dell’Europa”. L’altro ”errore grossolano” e’ ”mantenere (alla data del 3 luglio) una serie di articoli relativi al diritto d’autore gia’ ampiamente recepiti dalla normativa italiana che nel marzo scorso ha implementato la direttiva sul copyright. Per non parlare – aggiunge Mazza – di un delirante articolo relativo ai diritti sulle suonerie per cellulari che introduce un diritto mai codificato a livello mondiale”. ”Per la fortuna di tutti – conclude il direttore generale Fimi – l’avanzato stato delle legislatura, ed il fatto che la Commissione Cultura alla Camera sara’ presto assorbita dal ddl Gasparri, portera’ a morte certa questo ‘mostro deforme’ che avrebbe fatto solo danni”.]]>

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