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OIMAT+VOICECOM; SORGE, LA PROSSIMA SFIDA E’ LA SICUREZZA ICT

12 Novembre 2003 Commenta

(ANSA) – ROMA, 12 NOV – Non si puo’ piu’ farne a meno. Cosi’ la pensa Leo Sorge, consulente della societa’ di servizi Iter, a proposito della sicurezza in ambito Ict, tema al quale la manifestazione Oimat+VoiceCom, che si tiene in questi giorni a Roma, ha dedicato un’intera sezione. Secondo un’indagine svolta lo scorso anno da Format – afferma Sorge – la richiesta di protezione da parte delle realta’ sia private sia pubbliche, in Italia, e’ in aumento, piu’ forte al centro (47%) ed al sud (34%), rispetto al nord (16%). Ad imporre la necessita’ di una maggiore attenzione ai temi della sicurezza informatica, secondo Sorge, e’ l’obbligo, che scattera’ dal prossimo gennaio, per la pubblica amministrazione di conformarsi alla nuova normativa sul protocollo informatico. Secondo quanto previsto dal nuovo testo sulla privacy, infatti, tutte le amministrazioni pubbliche dovranno dotarsi di uno strumento informatico per la gestione del protocollo che garantisca un insieme minimo di funzionalita’, individuate da una serie di normative. Ma a dover ricorrere a sistemi piu’ certi di controllo delle infrastrutture informatiche non e’ solo l’universo della Pa. Anche le aziende, da quelle di grandi dimensioni alle piu’ piccine, si devono difendere dai continui attacchi sferrati dall’esercito degli hacker. ”Il problema finora – sottolinea Sorge – e’ sempre stato la frammentarieta’ delle operazioni volte a salvaguardare gli ambienti Ict e la mancanza di figure chiave a cui poter affidare i compiti di sorveglianza e gestione della componente non solo hardware ma anche software”. Difficolta’ che potrebbero essere ovviate, secondo Sorge, dall’individuazione di responsabili ad hoc, pur se nella veste di consulenti”. Sorge, pero’, non propone solo di ‘creare’ una nuova figura professionale dai contorni precisi ed in grado di assumersi la responsabilita’ della gestione delle reti ma auspica anche un utilizzo maggiore di tutti gli strumenti anti-pirateria. ”E’ gia’ un successo – afferma – se una struttura possiede un antivirus aggiornato, rarissimo trovare realta’ che ne utilizzano due incrociati, quasi impossibile scovare strutture dotate di anti-spamming efficienti”. Eppure i messaggi di posta indesiderati ”rappresentano – dice Sorge – un danno enorme, in grado di bloccare le attivita”’. D’altro canto e’ anche difficile trovare software antispamming capaci di mantenere le promesse. La maggioranza, infatti, non e’ in grado di offrire un margine superiore al 70-75%, conclude Sorge, che ripone le speranze ”in un nuovo prodotto di I.Net, capace di bloccare fino al 97% circa dei messaggi spamming, e che avrebbe anche il pregio di essere ‘made in Italy”’.(ANSA). Y26

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