(ANSA) – L’e-commerce si fa largo fra le piccole e medie imprese europee. Alla fine del 2003, il fatturato derivante dalle vendite on-line sara’ pari a 70 miliardi di euro, ed entro il 2006 oltre il 54% europei acquistera’ beni e servizi on line. E’ quanto emerge da un rapporto – riferisce Italia Oggi – della Commissione europea al parlamento Ue, che ha tracciato il bilancio dei primi tre anni dell’applicazione della direttiva 31 del 2000 sul commercio elettronico. Per il momento, pero’, il commercio elettronico nel mercato unico non supera il 2% del totale delle vendite al dettaglio ed a trainare il settore sono soprattutto il turismo, i servizi finanziari, i libri ed il software. Nonostante,gia’ alla fine del 2002, l’84% delle aziende con meno di 50 dipendenti avesse attivato una connessione Internet e ben sette su dieci avessero un proprio sito web, solo il 12% delle imprese Ue – si legge su Italia Oggi – sono in grado di soddisfare le esigenze dei cyberclienti. Ma a segnalare il crescente interesse per il mercato elettronico da parte delle pmi e’ la costante crescita delle risorse investite per la pubblicita’ via Internet. Gli investimenti in questo segmento sono, infatti, aumentati dieci volte quelli relativi ai canali tradizionali, che hanno registrato un incremento di circa il 2%. Un’altra spinta alla competitivita’ dei fornitori on line, secondo il rapporto, e’ arrivata dalla direttiva Ue del primo luglio 2003 sull’Iva da applicare ai servizi informatici, che ha eliminato gli svantaggi subiti da alcuni operatori europei.(ANSA). Y26

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