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INFORMATICA: PDL A REGIONE PER SOCIETA’ SVILUPPO TELEMATICO

25 Novembre 2003 Commenta

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 25 NOV – ”La gestione e la conduzione dei sistemi informativi secondo modelli razionali, che privilegino la semplificazione, la riduzione e la standardizzazione ed una intelligente distribuzione dei servizi informatici, sono priorita’ programmatiche della Regione che s’ inquadrano come caso emblematico tra i nuovi saperi ai quali punta la riorganizzazione dei servizi, impostata da An attraverso il suo assessore Umberto Pirilli”. E’ quanto afferma Egidio Chiarella (An), illustrando la proposta di legge sulla costituzione della societa’ regionale Sviluppo Telematico Calabria, ”che mi auguro – afferma il presidente della Prima Commissione – possa essere presto approvata dalla stessa”, aggiungendo che ”se le cose dovessero andare per le lunghe, non e’ escluso un richiamo in Aula dello stesso provvedimento in sede di Consiglio regionale”. ”Fino ad oggi – sostiene Chiarella – l’ assenza di una reale consapevolezza di cio’ che vuol dire il trattamento dei flussi informatici, ha fatto si’ che la Regione Calabria diventasse preda di venditori piccoli e grandi, con il risultato di privilegiare progetti senza domanda, vedi piano telematico, ed incoraggiare gli sprechi. La mancanza di una vera cultura informatica e la mentalita’ del ‘fai da te’, secondo cui qualsiasi persona con una buona base tecnica, purche’ dotata di un computer e di un collegamento ad internet, possa raggiungere il risultato di uno sviluppo del sistema informativo, ha provocato guasti cui occorre porre rimedio. Inoltre la limitata disponibilita’ di risorse professionali, gli eccessivi costi di quelle esterne ed i tempi richiesti per la formazione di addetti reperibili attraverso un programma di reimpiego e formazione richiedono una revisione complessiva dei processi del sistema informatico”. ”Proprio in questa direzione – spiega Chiarella – si muove la previsione della costituzione della societa’ regionale Svitec Srl, ad iniziativa della Giunta Regionale e di cui e’ relatore Alberto Sarra (An). Ci si augura che vi sia unita’ d’ intenti con gli altri consiglieri e le forze politiche presenti in Consiglio, al fine di dotare in tempi brevi la nostra regione di uno strumento moderno ed essenziale per il coordinamento dei servizi informatici, e del quale la Calabria non puo’ piu’ fare a meno, recuperando le professionalita’ di decine e decine di giovani che, avviati con Telcal, hanno oggi acquisito una conoscenza del settore che non va dispersa, oltre ad evitare che si aggravi, anche in questa direzione, il problema della disoccupazione giovanile. Nella previsione legislativa tale societa’ si propone di operare per la gestione, il coordinamento, la supervisione, lo sviluppo e la promozione di servizi e prestazioni informatiche e telematiche, nonche’ di realizzare programmi e investimenti in vista di un piu’ generale processo per lo sviluppo della societa’ dell’ informazione e per l’ esercizio di ogni altra attivita’ ad essi connessa”. ”La Regione, che inizialmente partecipera’, con l’ intera sottoscrizione del capitale sociale – afferma l’ esponente di An – potra’ affidare a tale societa’, entro sessanta giorni dalla sua costituzione e con apposita convenzione, il monitoraggio dei servizi di natura telematica e informatica riguardanti appunto la Regione ed i suoi Enti strumentali, e regolamentare l’ erogazione degli altri servizi. In tal modo le unita’ organizzative della Regione ed i suoi enti strumentali si avvarranno delle strutture e delle risorse umane della societa’ per tutte le attivita’ che questa esercitera’ in base all’ oggetto sociale, con notevole risparmio di spesa. La societa’ inoltre potra’ offrire le medesime prestazioni anche ad altri soggetti, pubblici e privati. All’ art. 3 della proposta di legge si prevede che la Regione, con provvedimento della Giunta, possa cedere una quota minoritaria del capitale sociale ad enti pubblici operanti sul territorio regionale ovvero a soggetti privati selezionati secondo procedure di evidenza pubblica”. ”Con tale provvedimento – conclude Chiarella – si e’ dunque inteso consentire all’ Ente Regione una maggiore probabilita’ di raggiungimento degli obiettivi di efficienza ed economicita’ nel settore, attraverso una gestione a regia unica di una rete di servizi informatici, nella logica del cosiddetto ‘pay per use’, cioe’ della corrispondenza, con le regole di mercato, tra risultati attesi e costi sostenuti”. (ANSA). COM-SGH

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