(ANSA) – ROMA, 25 NOV – Non basta la domanda di deroga presentata dal fornitore per ottenere l’attivazione o la riattivazione di servizi audiotex sospesi ”se i servizi in questione, a giudizio del ministero delle comunicazioni e dopo verifica, non risultano conformi alle tipologie autorizzate e vanno percio’ ritenuti non ammissibili all’accesso generalizzato”. Lo ha affermato il Consiglio di Stato (sentenza n.7245/2003), in relazione al caso di una societa’ che riteneva a torto di poter fruire, come ”atto dovuto”, della deroga prevista alla generale regola che consente la fornitura di tali servizi soltanto previa libera e specifica scelta individuale dell’abbonato al servizio telefonico. L’eccezione e’ riconosciuta dal legislatore soltanto ai servizi di particolare utilita’ sociale, anche a carattere informativo, o di esclusiva natura culturale. Tale non puo’ dirsi, secondo i giudici, il servizio offerto dalla societa’ in questione, consistente nei pronostici relativi a corse ippiche con cronache dirette delle corse stesse in modo da consentire agli utenti di conoscere in tempo reale l’esito delle loro giocate. In definitiva il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Telecom che, su disposizione ministeriale, aveva provveduto, come gestore della rete pubblica di telecomunicazioni, a disattivare il codice del servizio in questione, erroneamente qualificato dal fornitore come ”servizio editoriale”.(ANSA). YTR

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