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CENSIS: LA GENERAZIONE DEGLI SMS AI MEDIA CHIEDE SERIETA’

5 Dicembre 2003 Commenta

(ANSA) – ROMA, 5 DIC – Che gli under30 fossero la generazione di internet e dei telefonini era cosa nota, anche se il capitolo ‘Comunicazione e cultura’ del 37esimo rapporto Censis sulla situazione sociale del paese da’ interessanti dettagli sull’uso e la distribuzione di questi strumenti tra giovani e meno giovani. La notizia vera contenuta nel rapporto, pero’, e’ un’altra: ai media i giovani chiedono serieta’ ed autorevolezza. Alla domanda su quali sono le caratteristiche considerate decisive per apprezzare un qualunque mezzo di comunicazione, i giovani (14-30 anni) indicano come ‘media ideale’ quello che offre ‘temi diversi e liberta’ di scelta’ (91,8%), che consente ‘l’approfondimento delle notizie’ (86,3%), ‘permette l’aggiornamento sui fatti che accadono’ (79,8%), che si ‘propone in maniera seria ed autorevole’ (72,5%), mentre scelgono quelli che si propongono ‘in maniera ironica o leggera’ solo il 58,9%. Telefonino e tv sono i mezzi di comunicazione cui tutti i giovani, in citta’ come nelle campagne, non possono rinunciare (entrambi diffusi tra oltre il 90 per cento dei 14-30enni), ma anche qualche libro finisce nelle loro mani: il 66,1% legge almeno un libro l’anno ed il 48,8% ne legge almeno tre. Il nemico della lettura, riferisce il rapporto Censis, non e’ internet, ma ‘il contenuto dei libri’, accusato di essere noioso dal 34,9% dei 14-18enni e dal 17,9% dei 19-14enni (all’inverso, la mancanza di tempo e’ il problema del 48,8% dei 19-24enni mentre solo del 17,4% dei 14-18enni). Tra i giovani metropolitani e quelli che vivono nei piccoli centri, sottolinea il rapporto Censis, e’ diverso l’uso che si fa dei media: i primi ”hanno grande curiosita’ per quel che accade nel mondo” e dei quotidiani leggono sport (36%), politica ( 28,4%), pagine di economia e lavoro (13,2%), mentre i ragazzi della provincia ”cercano di sentirsi virtualmente al centro” e leggono sopratutto cronaca nazionale (50,3%) e locale (36,1%). Infine, Internet: naviga il 58,7% dei giovani (ma abitualmente solo il 38,7%, gli altri occasionalmente o quasi mai), mentre tra gli ultratrentenni i navigatori solo sono il 18,4%. (ANSA).

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