STANCA: D’ACCORDO CON CIAMPI, USIAMO LEVA INNOVAZIONE
(ANSA) – MILANO, 5 DIC – ”Sono d’accordissimo con Ciampi e sono convinto che possiamo vincere la sfida dell’innovazione”. Lo ha detto il ministro Lucio Stanca a margine della presentazione del ‘Rapporto innovazione e tecnologie digitali in Italia’ all’Universita’ Bocconi di Milano. Riferendosi alle parole pronunciate dal presidente della Repubblica contro la ”retorica del declino” e a favore della promozione del made in Italy, Stanca ha aggiunto ”abbiamo tutte le risorse, ma dobbiamo muoverci come sistema paese sul fronte dell’innovazione”. Il ministro ha aggiunto che ”dobbiamo fare di piu’ rispetto al passato usando la leva dell’ innovazione tecnologica per competere e quindi per crescere”.Secondo il ministro per l’Innovazione Lucio Stanca, che oggi ha presentato all’Universita’ Bocconi di Milano il ‘Rapporto innovazione e tecnologie digitali in Italia’, a 10 anni dal primo riconoscimento politico di internet in Europa con il ‘Rapporto Delors’ del 1993, l’Italia si trova ancora oggi in una situazione di ”ritardo digitale”. Tuttavia il ministro ritiene che sia possibile invertire la rotta e creare per il Paese una ”opportunita’ digitale”. Dai dati contenuti nel rapporto, infatti, emerge un’Italia in cui, nel 2000, l’educazione terziaria corrispondeva allo 0,84% del Pil, a fronte di una media UE dell’1,9% e di situazioni virtuose come gli Usa (2,29%) o gli stati del Nord Europa: Finlandia e Svezia 1,67%. Scarsa nel nostro Paese anche la percentuale di laureati in materie scientifiche, pari al 5,5% del totale, contro il 23,2% dell’Irlanda, il 18,7% della Francia e il 10,2% degli Usa. Critico, poi, secondo il rapporto, il dato sulla presenza di ricercatori, pari al 3,29% della forza lavoro impiegata, contro l’8,43% della Finlandia, il 6,01% Francia, il 5,92% della Germania e il 5,08% del Regno Unito. Ma di fronte a ritardi oggettivamente misurabili, l’Italia puo’ vantare anche dati incoraggianti, come ad esempio il tasso di crescita degli accessi Dsl (57,7%), tra i piu’ elevati a livello internazionale dopo Regno Unito (94,1%) e Portogallo (67,5%). Francia (49,3%), Germania (20,4%) e Spagna (35,6%), invece, hanno fatto registrare una crescita piu’ lenta, come del resto gli Usa (17,5%). Secondo Stanca il rapporto ”mette in evidenza che per molti aspetti il nostro Paese ha una leadership riconosciuta nella capacita’ innovativa”, ma purtroppo ”questa leva non ha funzionato come altrove”. Il ministro ha quindi rilevato che ”e’ finito lo schema lineare con cui si produceva innovazione collegando un nuovo prodotto al lavoro di un ricercatore o di un gruppo di ricerca avanzata”, perche’ oltre alla ricerca e sviluppo ”vanno sostenute anche altre forme di innovazione, a partire da quella di processo, ossia organizzativa di modelli commerciali e di presentazione, che nelle tecnologie digitali trovano il piu’ importante fattore abilitante, in grado di ridare vera competitivita’ al Sistema Italia”. (ANSA).
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