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INTERNET: ITALIA; 900 MILA DOMINI MA FORTI SQUILIBRI,RICERCA

11 Dicembre 2003 Commenta

(ANSA) – PISA, 11 DIC – Con novecentomila siti web registrati e oltre 15mila nuove richieste al mese, l’ Italia e’ il terzo Paese europeo per diffusione di Internet, ma i navigatori sono ancora concentrati nelle regioni piu’ ricche, con Trentino, Lombardia e Lazio ai primi posti. E’ questo, si legge in una nota, l’ identikit della Rete in Italia, tracciato a Pisa durante l’ annuale riunione fra i vertici della Registration Authority (l’ organismo del Cnr che assegna i domini ”.it”) e i provider che operano sul territorio nazionale. Secondo la prima statistica organica sul tema, elaborata dall’ Istituto di informatica e telematica (Itt) del Cnr in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa, l’ Italia si colloca al terzo posto in Europa per tasso di penetrazione della Rete, alle spalle di Germania e Inghilterra, che contano rispettivamente sette e quattro milioni e mezzo di nomi registrati a dominio. In Italia, i nuovi media si affermano molto velocemente, ma la diffusione di Internet mostra forti differenze tra regioni ricche e povere del Paese. Non solo: il ”digital divide”, il divario tecnologico tra chi ha accesso alle informazioni e chi ne e’ privo, sembra manifestarsi anche all’ interno delle macroaree piu’ ricche. Accade cosi’, ad esempio, in Toscana, quarta regione italiana per diffusione di Internet alle spalle di Trentino Alto Adige,Lombardia e Lazio. Mentre Firenze, Prato e Siena contribuiscono al buon piazzamento regionale, collocandosi rispettivamente al terzo, quinto e decimo posto tra le province italiane, Grosseto e Massa Carrara sono vicine al 60/o posto. Idem in Lombardia dove Milano – prima davanti a Bolzano – deve fare i conti con performance mediocri di Pavia, Sondrio, Cremona e Lodi. In Lazio, invece, solo Roma (al quarto posto in Italia) tiene testa al Nord industrializzato. La Rete, ricordano gli esperti, e’ un modello di business, ma anche un mezzo di comunicazione senza frontiere, come dimostra la crescita nel numero di registrazioni promosse da privati cittadini e associazioni. In questo settore il Lazio trionfa davanti a Lombardia e Toscana. Dall’ assemblea sono emerse anche anticipazioni sul fronte delle future registrazioni dei nomi a dominio che termineranno con ”.eu”, identificativo dei siti europei. Registrare un sito – ha anticipato il professor Franco Denoth, direttore dello Itt – costera’ circa dieci euro. Bisognera’ pero’ attendere almeno il secondo semestre del 2004.(ANSA).

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