(ANSA) – ROMA, 14 GEN – Un giro d’affari complessivo di 697 milioni di euro generato dalla vendita di 20 milioni di Dvd, di 14 milioni di Vhs e dal noleggio. Questi sono i numeri realizzati nel 2003 dal mercato dell’home-video. Secondo Davide Rossi, direttore generale e presidente designato di Univideo, l’associazione che raccoglie gli editori, i distributori e i produttori di materiali audiovisivi, il settore ha avuto nell’ ultimo periodo ”un incremento straordinario, dovuto a tutte quelle persone restituite al mercato video dall’ efficacissima lotta contro la pirateria della smart card”. Naturalmente il mercato dell’ home video inoltre è stato fortemente rilanciato dal Dvd: ”abbiamo 4 milioni di lettori Dvd – dice Rossi – e crediamo che l’ Italia possa arrivare anche a 10 milioni. Il 2004 sarà l’ anno in cui la cinematografia su supporto digitale si dimostrerà più forte dal punto di vista economico di tutti gli altri segmenti di sfruttamento del diritto”. Rossi è comunque convinto che il dialogo con il mondo dell’esercizio e della distribuzione in sala sia fondamentale ”per raggiungere un intento comune: far diventare il cinema un argomento ‘da bar’ così come lo è il calcio. Più la gente parla di cinema, più si svilupperà la curiosità nei suoi confronti”. E’ importante quindi portare avanti ”iniziative comuni” e ne è un esempio l’apertura di spazi dedicati alla vendita di Dvd e Vhs all’interno dei cinema. La salvaguardia dell’intero sistema è alla base anche dell’opinione di Rossi sul problema delle window (i tempi di sfruttamento del film in sala e negli altri canali distributivi): ”bisogna evitare fenomeni di sovrapposizione e di danneggiamento. Non penso che nessuno voglia fare ‘l’asso pigliatutto”, perché si rischia di squilibrare il mercato e di fare una brutta fine sul medio periodo”. (ANSA).

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