(ANSA) – BRUXELLES, 26 GEN – La definizione delle ”remedies”, le linee-guide che le authority nazionali dovranno seguire per limitare, senza pero’ eccedere, il potere degli ex-monopolisti nei confronti dei loro piu’ giovani concorrenti, rappresenta l’ultimo atto dell’introduzione della nuova regolamentazione europea delle Tlc. E oggi a Bruxelles si e’ svolto un atteso ”public hearing” (audizione pubblica) sul documento congiunto del gruppo dei regolatori europei e della Commissione sulle ”remedies”. All’incontro hanno partecipato oltre 250 addetti ai lavori europei del settore tlc e sono intervenuti il commissario europeo alla societa’ dell’Informazione, Erkki Liikanen, e quello alla concorrenza, Mario Monti, che si sono pronunciati sul documento dovrebbe fornire le indicazioni circa i criteri che le autorita’ nazionali dovranno seguire per applicare il nuovo quadro delle tlc recentemente adottato in tutti i paesi dell’Ue. Il 26 luglio scorso era scaduto il termine per la trasposizione negli Stati membri del nuovo quadro regolamentare in materia di tlc. Il suo principio ispiratore e’ che il mercato puo’ essere progressivamente regolato sulla base delle sole norme antitrust e che conseguentemente vadano rimosse – proprio laddove esiste piu’ concorrenza – le obbligazioni dette ”ex ante” che hanno caratterizzato la prima fase della liberalizzazione. In questa seconda fase del processo di apertura alla concorrenza del settore delle telecomunicazioni, tre attivita’ dovranno essere realizzate dalle Autorita’ a livello nazionale: l’analisi dei mercati, la verifica al loro interno dell’esistenza di operatori dotati di significativo potere di mercato e l’imposizione di correttivi – appunto le cosiddette ”remedies” – laddove si registri un basso livello di concorrenzialita’. Le remedies, dunque, potranno avere per oggetto l’eliminazione o il mantenimento degli obblighi esistenti ovvero l’introduzione di nuovi obblighi coerentemente con gli obiettivi del nuovo quadro. (ANSA).

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