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TECNOLOGIA: GIAPPONE; TORNA TAMAGOTCHI, SI SPOSA E COMUNICA

4 Febbraio 2004 Commenta

(ANSA) – TOKYO, 4 FEB – A distanza di sette anni dall’arrivo del primo ‘pulcino virtuale’ che fece impazzire mezzo mondo, torna il Tamagotchi, questa volta pero’ in versione ”plus”. Un giochino elettronico che produce pulcini piccini piccini e che, ora, avranno una dichiarata identita’ sessuale. Maschi e femmine, infatti, potranno comunicare, diventare amici, amanti, sposarsi e riprodursi. Lo ha annunciato oggi Kazue Murase, l’ideatrice del primo pulcino virtuale – nato nel 1997 e rigorosamente asessuato -, nel corso di una conferenza stampa a Tokyo della societa’ che lo produce, la Bandai. Il ”pulcino virtuale plus” potra’ dialogare attraverso raggi infrarossi. E se la comunicazione virtuale funzionera’ ed il Tamagotchi femmina conquistera’ il ”maschio” (o viceversa), la riproduzione avverra’ dopo dieci giorni, a patto che non si prenda una brutta influenza virale. La seconda generazione dei pulcini virtuali sara’ prodotta in Cina. Quando il primo pulcino virtuale vide la luce nel giro di pochi mesi ne furono venduti oltre 40 milioni di esemplari in tutto il mondo. E non sono mai stati stimati con esattezza i ”numeri” delle varie imitazioni che ne seguirono. Il gadget era e rimane a forma di uovo. All’epoca aveva bisogno di tante cure, doveva essere lavato e spolverato. La nuova versione del Tamagotchi rispetto all’originale e’ piu’ intraprendente perche’ comunica. La Bandai – che lo mettera’ in vendita a partire dal 20 marzo – ha fissato il suo prezzo in 1.980 yen, circa 15 euro. Anche se dal primo marzo inizieranno le vendite su internet per prenotazioni a numero chiuso: solo 2004 pulcini. Il Tamagotchi plus sara’ di sei colori a scelta : giallo, rosa, celeste, bianco, nero, azzurro. La Bandai spera di attirare soprattutto il pubblico femminile, bambine, ma anche giovani donne e madri di famiglia. Nella sua prima versione il pulcino virtuale della Bandai sollevo’ entusiasmi, ma anche polemiche a non finire. Appena arrivato in Italia ando’ subito esaurito tra i giocattolai, tanto che quelli romani (che videro le loro scorte subito ”bruciate” dagli acquisti) lo definirono un impressionante fenomeno di follia collettiva. Ma negli Stati Uniti, dopo pochi mesi dal suo lancio sul mercato, molte scuole dell’area di New York lo misero al bando a causa delle crisi isteriche che provocava ai bambini davanti alla morte del pulcino malamente accudito. In Italia, a Chieti, il 9 giugno 1997 una studentessa di liceo quindicenne svenne in pieno centro cittadino durante il classico struscio lungo il corso principale a causa della morte sopravvenuta poco prima del suo Tamagotchi. E nel suo Paese di origine la polizia della prefettura settentrionale di Akita fu costretta a lanciare un avviso a tutta la popolazione mettendola in guardia dall’accettare un pulcino virtuale da sconosciuti malintenzionati.(ANSA).

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