(ANSA) – BRUXELLES, 19 FEB – ”Con l’ inizio del 2004 si chiude la grande crisi del mercato Ict che ha segnato pesantemente il triennio 2001-2003”: e’ questo il principale messaggio del Rapporto Eito 2004 secondo quanto ha confermato oggi a Bruxelles Bruno Lamborghini, il presidente dello European Information Technology Observatory (Eito). ”Sono ormai evidenti i segnali di inversione dei trend a livello mondiale, piu’ forti e decisi negli Usa, in Cina e nei paesi del Far East, ma anche in molti Paesi europei”, ha affermato Lamborghini secondo un testo del suo intervento di presentazione del rapporto dal titolo ”Fuori dal tunnel” e incentrato sull’ immediato futuro delle Tecnologie dell’ informazione e della comunicazione (Ict, in pratica il mondo dei computer e dei telefoni). ”Occorre pero’ non attendersi una crescita simile a quella straordinaria manifestatasi nella seconda meta’ degli anni Novanta a ‘double digit’ (due cifre)”, ha avvertito il presidente Eito riproponendo molti dati anticipati ieri dall’ Ansa. ”La ripresa sara’ graduale con tassi di sviluppo che potranno raggiungere nel 2005 il 4 o 5% (per il mercato Ict nel suo complesso dopo un modesto 0,8% nel 2003, si attende una crescita del 3,1% nel 2004)”. In particolare, in alcuni Paesi europei, quali Francia e Germania, nel corso del 2004 il processo appare ancora ”lento ed incerto” ed e’ essenzialmente legato all’ andamento della ripresa dell’ economia e degli investimenti. ”L’ Italia – ha precisato Lamborghini presentando il rapporto che costituisce uno dei tre o quattro punti di riferimento per la Commissione Ue – presenta una crescita Ict allineata alla media europea: +1,3% nel 2003, +3,1% nel 2004 per arrivare al +4,6% nel 2005, con un andamento particolarmente negativo nel 2003 per quanto riguarda l’ It (-2.7%) e piu’ debole della media europea anche nel 2004 (+1,7%), mentre positivo appare il mercato dei servizi Tlc (+ 5% nel 2003 e +4,5% nel 2004-2005). Il Rapporto Eito 2004 contiene uno studio sulla convergenza digitale che, secondo il presidente dell’ Osservatorio, ”appare rappresentare il driver piu’ significativo dell’ evoluzione futura dello scenario Ict e del suo ampliamento verso l’ elettronica di consumo ed ai nuovi media digitali”. Lo studio evidenzia il forte progresso dell’ Europa verso la banda larga: la forte crescita della telefonia cellulare e la sua evoluzione da Gsm a Gprs e poi a Umts, lo sviluppo accelerato di Internet, le applicazioni di e-government (l’ uso di internet nei rapporti con le pubbliche amministrazioni). Ed in prospettiva lo studio valuta che al 2007 circa il 30% delle case europee avranno accessi di rete fissa a banda larga (50% negli Usa), il 44% disporranno di Interactive Digital Tv (cavo, satellite, terrestre), il 68% disporranno di Pc on line.(ANSA).

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