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Internet: Rinnovato Informusic.it, Il Primo Portale Sulla Musica Cristiana; Contro Sballo, Violenza, Satanismo E Vita Spericolata

22 Settembre 2003 Commenta

Roma – Una buona, bella e confortante notizia sta circolando, in questi giorni, nel mondo di Internet. Il sito “Informazione musica cristiana” (www.informusic.it) e’ stato completamente rinnovato, diventando un vero e proprio portale: il primo portale di musica cristiana contemporanea in Italia. Curatrice dell’iniziativa e’ Paola Maschio, moglie di Roberto Bignoli di Milano, uno dei piu’ noti cantautori cattolici, autore di brani che hanno fatto il giro del mondo, come “Concerto a Sarajevo”, “Ballata per Maria” e “Ho bisogno di te”. Basta un semplice “clic” con il mouse per essere catapultati in un mare di notizie d’attualita’ sulla musica di ispirazione cristiana, in Italia e nel mondo: articoli, biografie, foto, novita’ discografiche, segnalazioni di concerti, libri specializzati, videoclip e collegamenti ad altri link interessanti. La musica si puo’ considerare un grande “spot pubblicitario”, capace di raggiungere il cuore di milioni di persone. I suoi messaggi sono in grado di influenzare le mode, i pensieri, i comportamenti della gente. Non a caso, si legge nella presentazione di Carlo Climati, tanti ragazzi sono soliti scrivere sui propri diari i testi delle loro canzoni preferite, assimilandone i contenuti. Per questa ragione e’ importante che esistano iniziative come il portale sulla musica cristiana: per lanciare nello sconfinato mare di Internet un “messaggio in bottiglia” diverso e controcorrente, all’insegna di un’autentica ricerca della bellezza dell’arte. Oggi esistono, prosegue Climati, tanti pessimi cantanti che sembrano conquistare facilmente le pagine dei giornali con il trucco del cattivo gusto. E’ sufficiente una bestemmia, un inno alla droga, un bacio contro-natura sotto i riflettori per farsi pubblicita’, vendere dischi e mascherare la propria mediocrita’ artistica. Come fronteggiare questo fenomeno? La giusta strada da percorrere non e’ quella delle condanne in pompa magna, che il piu’ delle volte finiscono per fare il gioco dei cantanti piu’ disgustosi. La soluzione sta nell’abituare i giovani al consumo critico. I ragazzi non devono “bere” in modo passivo tutto cio’ che dicono certi divi della musica rock. Dobbiamo aiutarli a riflettere, a capire, a rifiutare chi promuove la non-cultura dello “sballo”, della violenza, del satanismo e della vita spericolata. Il portale sulla musica cristiana contribuira’ a puntare i riflettori su artisti di ben altro valore. Regalera’ sogni, entusiasmi e speranze, illuminando quel buio angosciante che certi oscuri burattinai dell’industria discografica vorrebbero proporre ai giovani, nel nome dell’unico dio che essi conoscono: il denaro, conclude Climati.]]>

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