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POMPEI, MI PIACEREBBE CHE WIND RESTASSE ITALIANA

8 Marzo 2004 Commenta

(ANSA) – ROMA, 8 MAR – ”Il 2004 sara’ tutto all’insegna della banda larga. A fine anno partiremo anche noi con l’Umts, i telefonini di nuova generazione,nella versione i-mode, il sistema cioe’ che consente essere sempre collegati ad Internet e che ha avuto grande successo in Giappone, ma soprattutto lanceremo grosse iniziative sulla banda larga terrestre”. Lo afferma Tommaso Pompei, Amministratore delegato di Wind, in un’intervista concessa ad Affari£Finanza, il supplemento economico e finanziario del quotidiano La Repubblica, nel corso della quale, aggiunge:”Stiamo gia’ sperimentando presso 500 famiglie e saremo pronti verso settembre-ottobre con i servizi Tv via Adsl”. ”Sara’ una cosa molto innovativa, continua Pompei, che poi spiega:in sostanza, offriremo servizi Internet, la tv ed i servizi telefonici tutti insieme. Chi comprera’ l’intero pacchetto (Internet e Tv), avra’ il pacchetto gratis”. ”Pochi giorni fa e’ caduto il nostro quinto compleanno, e, dice ancora Pompei, possiamo considerare chiusa la fase di start up. Entro fine anno arriveremo al pareggio di bilancio, e a quel punto saremo pronti per fare il nostro debutto in Borsa”. Alla domanda su chi potrebbe essere il prossimo acquirente di Wind (attualmente al 100% dell’Enel, che pero’ vuole uscire), Tommaso Pompei ha risposto:”Quello che so e’ che oggi Wind e’ una realta’ industriale importante e che puo’ interessare molti, in Europa e non solo. Per ora ci sono solo molte voci, e basta… L’unica cosa che mi piacerebbe (ma parlo per il paese e non per me) e’ che Wind rimanesse italiana”. Sui vantaggi della televisione via Internet, Pompei afferma:”si semplifica tutto. Non piu’ parabole, non piu’ abbonamenti con la Rai, con Sky ecc (tutti offerti da noi). Si fa un contratto con noi, si installa il set-top-box e tutto da quel momento in avanti funziona. Si potra’ ascoltare musica, vedere la tv, navigare, e, soprattutto, interagire.La Tv via Internet si presenta cioe’, conclude Pompei, come lo strumento del futuro, molto piu’ ricco di possibilita’ della televisione che si riceve dall’alto”. (ANSA).

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