(ANSA) – PALERMO, 12 MAR – Con un sit-in i 150 lavoratori del gruppo Infotel e di Ericsson hanno protestato stamane davanti alla Prefettura. Una delegazione sindacale e’ stata ricevuta dal capo di gabinetto della Prefettura. ”Ericsson ha messo a repentaglio a Palermo e in Sicilia 150 posti di lavoro – spiega Francesco Piastra, della segreteria Fiom-Cgil di Palermo – chiediamo che l’ azienda sia mantenuta integra a livello nazionale, che la catena del lavoro non venga spezzettata e che vengano preservate tutte le attivita’ di progettazione e di ingegnerizzazione”. ”Solo in questo modo – aggiunge il sindacalista – potra’ essere garantita una prospettiva di sviluppo. Altrimenti assisteremo a un nuovo dramma occupazionale”. Il 15 marzo e’ previsto un nuovo sciopero nazionale a Roma e una riunione al ministero delle Attivita’ produttive. Anche la delegazione palermitana sara’ presente. ”Tre mesi fa – ricorda Piastra – Ericsson e lnfotel hanno presentato un piano industriale che prevedeva il mantenimento del presidio al Sud e un rilancio, con l’ implementamento delle attivita’. La Infotel, dal ’98 scorporata da Ericsson, azienda che fa progettazione e installazione di reti telefoniche, ha avviato gia’ le procedure di trasferimento delle attivita’ di lavoro aggiunto (progettazione e ingegnerizzazione), che di fatto verranno cedute a una Societa’ nazionale creta da Ericsson. ”In piu’ Infotel – denuncia la Cgil – continuera’ a operare solo nel centro sud: e’ stato comunicato che anche le attivita’ a basso valore aggiunto svolte nel nord saranno cedute ad altre aziende”. ”Molti lavoratori Infotel – conclude Piastra – lavorano in trasferta sul territorio nazionale. Se dovesse venire a mancare la valvola di sfogo del lavoro al nord, insorgerebbe un problema occupazionale, che riguardera’ 400 lavoratori nel mezzogiorno d’ Italia. A Palermo, con la contrazione di investimenti in atto, sarebbero in esubero tutti i 150 lavoratori”. (ANSA).

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