(ANSA) – ROMA, 18 MAR – ”La multa da infliggere alla Microsoft dovrebbe essere assai piu’ consistente di quanto si dice”. Lo afferma l’associazione per il software libero nella pubblica amministrazione, l’Open-Pa, che ha inviato una lettera al Commissario Europeo Mario Monti in seguito all’annuncio dello stop al negoziato Microsoft-Commisione Europea fatto oggi dal Commissario stesso. ”Il margine di guadagno che la Microsoft realizza sui suoi prodotti, secondo un documento inviato alla SecGates, e’ di circa l’85%”, spiega l’ Open-Pa, associazione che da tempo ha cominciato la battaglia contro il ”monopolio americano” del software anche nella gestione informatica della pubblica amministrazione, anche per i servizi resi ai cittadini. Proprio in considerazione di questi ampi margini di guadagno – ricorda l’ Associazione – nel 2003 la Microsoft ha dovuto stipulare in California, per salvarsi dalle cause che le autorita’ e le associazioni dei consumatori di questo Stato le avevano intentato, un accordo con il quale s’impegnava a versare alle autorita’ una somma pari ad oltre un miliardo di euro da stornare ai consumatori locali.”E’ questa la direzione in cui dovrebbe orientarsi la commissione – sostiene l’OpenPA – imponendo alla Microsoft di sborsare un risarcimento analogo e, soprattutto, di abbattere conseguentemente il prezzo dei propri prodotti”. ”La strada e’ quella dello sviluppo dell’open software, ossia della capacita’ di costruire dal basso e diffondere commercialmente prodotti informatici a codice libero meno costosi e piu’ sicuri, tra questi l’esempio piu’ rilevante e’ Linux”. (ANSA).

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