TLC: MICROSOFT; ENTITA’ MULTA RIVELATA A ANTITRUST
(ANSA) – BRUXELLES, 22 MAR – Si e’ tenuta oggi a Bruxelles la riunione dei rappresentanti delle quindici autorita’ nazionali della concorrenza, che dovevano dare un parere non vincolante sull’ammontare della multa proposta dall’Antitrust europeo contro Microsoft. La portavoce del commissario Ue per la concorrenza Mario Monti non ha voluto fornire indicazioni sul risultato dell’incontro, conclusosi prima di mezzogiorno, ne’ fornire dettagli in merito all’ammontare della sanzione esaminata. Il colosso informatico americano e’ accusato dall’Antitrust Ue di abuso di posizione dominante. Oltre ad una ammenda multimilionaria, il verdetto della Commissione Ue – secondo informazioni mai smentite – dovrebbe prevedere una serie di ”rimedi” sul modo in cui Microsoft commercializza uno dei suoi prodotti di punta, il sistema operativo Windows, e l’obbligo a fornire ai propri concorrenti una serie di informazioni riservate. ”Siamo obbligati alla riservatezza”, ha risposto Amelia Torres, portavoce di Monti, ai giornalisti che chiedevano commenti sulla riunione dei quindici rappresentanti. Per tale ragione, ha aggiunto, ”non forniro’ alcuna informazione” sull’esito dell’incontro. Secondo gli esperti di diritto antitrust, l’ammontare della multa dovrebbe attestarsi nella parte alta della forchetta compresa fra i 100 e i 200 milioni di euro. Una somma non eccessivamente onerosa per il colosso Usa, che dispone di ingenti liquidita’, ma comunque sempre una cifra record in casi di abuso di posizione dominante (la piu’ alta mai decisa finora era stata quella inflitta al gruppo Tetra Pak nel 1991, pari a 75 milioni di euro). L’ammontare complessivo, almeno il linea di principio, puo’ arrivare fino ad un massimo del 10% del giro d’affari dell’azienda coinvolta. Nel caso di Microsoft, che ha un fatturato globale annuo di circa 30 miliardi di dollari, si potrebbe quindi arrivare a tre miliardi di euro. Nella pratica, pero’, le sanzioni inflitte dall’Antitrust europeo sono tradizionalmente inferiori al 10% del fatturato. Quel che e’ certo e’ che nel calcolare la multa la Commissione di Bruxelles prende in considerazione diversi fattori: la gravita’ degli abusi commessi, la loro durata, la presenza di circostanze attenuanti o aggravanti e il fatturato. Secondo fonti della Commissione, inoltre, nella decisione ha una certa importanza l’effetto deterrente della multa”, e cioe’ la necessita’ che l’ammenda serva da esempio per evitare abusi futuri.(ANSA).
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