MICROSOFT: LE TAPPE DELL’INCHIESTA EUROPEA / SCHEDA
(ANSA) – BRUXELLES, 24 MAR – Ecco le principali tappe dellavicenda Microsoft, dall’apertura formale dell’indagine da partedella Commissione europea, nel febbraio del 2000, alla condanna di oggi. DICEMBRE 1998, LA DENUNCIA DEI CONCORRENTI – Nel dicembre del1998 l’Antitrust europeo, allora guidato dal commissario per laconcorrenza Karel Van Miert, riceve una denuncia da parte di unconcorrente di Microsoft, la Sun Microsystems, che accusa ilcolosso Usa di abusare della propria posizione dominanterifiutandosi di condividere informazioni che consentirebbero alsoftware Windows di ”dialogare” con i server concorrenti. FEBBRAIO 2000, INIZIA L’INDAGINE UE – Il 10 febbraio del 2000il nuovo commissario Ue per la concorrenza, Mario Monti, apreun’indagine formale sul prodotto di punta del colosso Usa, ilsistema operativo ‘Windows 2000′, per verificare se Microsoftabbia esteso la sua posizione dominante dal mercato dei softwarea quello dei server di fascia bassa. AGOSTO 2000, PRIMO ATTO D’ACCUSA – Il 3 agosto del 2000 laCommissione europea invia al gigante di Redmond la prima”lettera di addebiti”, un atto formale in cui Bruxelleschiarisce le accuse contro Microsoft: abuso di posizionedominante nel mercato dei server di fascia bassa. AGOSTO 2001, L’INDAGINE SI ALLARGA – Il 30 agosto 2001 iservizi di Monti comunicano a Microsoft di aver allargatol’indagine al mercato dei software per la riproduzione di filevideo e audio. L’Antitrust Ue accusa il colosso americano diaver soffocato la concorrenza abbinando al sistema operativoWindows, presente su oltre il 90% dei pc del mondo, la venditadel programma Media Player. AGOSTO 2003, L’ULTIMATUM – Il 6 agosto del 2003 Bruxellesconferma le accuse e annuncia di aver raccolto nuove prove cheinchiodano Microsoft. Mario Monti individua alcuni ”rimedi”che intende imporre al colosso Usa per porre fine agli abusi elancia un ultimatum a Bill Gates chiedendogli di esprimersientro breve sulle misure individuate dall’Antitrust. GENNAIO 2004, PRONTA LA CONDANNA – Il 26 gennaio 2004 laCommissione Ue conferma l’esistenza di un verdetto provvisorioin cui si condanna Microsoft per abuso di posizione dominante.Due giorni piu’ tardi, e’ lo stesso Monti ad annunciare che iltempo per un compromesso che eviti una decisione negativa ”stascadendo”. MARZO 2004, LE AUTHORITY NAZIONALI SPOSANO LA LINEA MONTI -Il 15 marzo, i rappresentanti delle quindici autorita’ europeeresponsabili della concorrenza approvano all’unanimita’ laproposta di verdetto preparato dai servizi di Monti. Il parere -non vincolante – conferma la solidita’ giuridica dell’impiantoaccusatorio di Bruxelles. MARZO 2004, VERTICE BALLMER-MONTI – Il 16 marzo, a sorpresa,l’amministratore delegato di Microsoft e numero due del gruppo,Steve Ballmer, incontra Mario Monti a Bruxelles. Iniziano duegiornate di intensi negoziati. MARZO 2004, FALLISCONO I NEGOZIATI – Il 18 marzo, Mario Montiannuncia che i negoziati con i vertici di Microsoft per trovareun compromesso che eviti una condanna, sono falliti e che ilverdetto definitivo, che comprende una multa, sara’ pronunciatonella riunione della Commissione europea prevista per mercoledi’24 marzo. MARZO 2004, IL VERDETTO – Il 24 marzo la Commissione europea emette il suo verdetto contro Microsoft condannando il colosso Usa al pagamento di una multa-record da 497,2 milioni di euro e all’adozione di alcuni rimedi per porre fine all’abuso di posizione dominante. L’azienda di Redmond annuncia di voler presentare ricorso davanti alla Corte europea di giustizia. (ANSA).
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