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TIM: DE BENEDETTI, DEBITO TELECOM MAI IMPEDITO ACQISIZIONI

26 Marzo 2004 Commenta

(ANSA) – MILANO, 26 MAR – Il debito di Telecom e l’ obiettivo di riduzione dell’ indebitamento rivolto a tutto il gruppo non e’ un freno per Tim e non ha mai frenato la crescita della societa’ mobile guidata da Marco De Benedetti. ”Non c’e’ mai stato un caso in cui una nostra proposta sia stata bocciata” ha ribadito il manager in occasione del Telecom day. ”La strategia del gruppo e’ molto chiara” ha proseguito De Benedetti che sposa l’ obiettivo di ridurre l’ indebitamento di gruppo prima di ogni cosa e, sottolinea, ”il primo criterio da considerare e’ il Roc (Rendimento sul capitale) prima di considerare un’ acquisizione potenziale”. ”Fino ad ora la decisione di non fare acquisizioni e’ dovuta a criteri severi su cosa crea valore e cosa no, per cui non mi sembra ci sia stato conflitto” con Telecom. ”Abbiamo scelto di non farci prendere dalla mania e dalla moda delle acquisizioni – ha ribadito – ma e’ stata una scelta mia e dei miei collaboratori”. Se c’e’ stata la possibilita’ di fare una acquisizione e non e’ stata colta e’ ”dovuto al convincimento che non avrebbe creato valore”. De Benedetti, per rafforzare il concetto, prende ad esempio un competitor ritenuto, negli ultimi anni, piu’ ‘aggressivo’. ”Dal 1999 ad oggi il ritorno che abbiamo avuto noi e’ stato il doppio rispetto a quello ottenuto da Vodafone ”con le sue acquisizioni”. De Benedetti non nasconde il rimpianto per le dismissioni in Spagna ma ricorda ”di averci provato fino in fondo” e di avere preso la decisione di uscire ”non perche’ non credevamo in quel Paese ma perche’ non ritenevamo potesse creare valore: eravamo relegati al ruolo di azionista finanziario e non avevamo gli strumenti per riuscire ad ottenere il controllo”. Niente acquisizioni ad ogni costo dunque e, in quest’ ottica, ”se nel 2005 e oltre non si concretizzassero proposte non escludiamo un’ ulteriore ritorno di liquidita’ per gli azionisti”. In ogni caso il manager ritiene corretta l’ attuale struttura del debito di Tim: ”la flessibilita’ finanziaria che abbiamo ci piace molto – ha detto – e’ la forza che ci permette di pensare a cosa fare” e di avere le mani libere ”per fare scelte”. (ANSA).

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