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PIRATERIA INFORMATICA: SICILIA GUIDA CLASSIFICA ILLEGALITA’

30 Marzo 2004 Commenta

(ANSA) – PALERMO, 30 MAR – La Sicilia e’ la regione italiana con il piu’ alto tasso di pirateria informatica, pari al 70 per cento. E’ questo il dato che emerge da una campagna di controlli contro la distribuzione di software illegale condotta dalla Microsoft nella nostra isola. Al primo posto della classifica dell’ illegalita’ si colloca la citta’ di Messina con un tasso di pirateria pari all’ 82 per cento, seguita da Catania col 78 per cento e Palermo col 56. La campagna di Microsoft sulle tre citta’ siciliane è relativa al periodo febbraio-marzo 2004 e ha interessato i principali rivenditori e i piccoli assemblatori di pc. I controlli sono stati effettuati dai cosiddetti ‘mistery shoppers’, ovvero dei ‘finti clienti’, che hanno visitato i punti vendita per verificare la regolarita’ delle offerte dei software da parte dei rivenditori e successivamente hanno segnalato i comportamenti illeciti. I risultati piu’ allarmanti giungono da Messina, dove su 23 punti vendita coinvolti nell’ indagine 19 sono risultati non in regola. Al secondo posto Catania con 25 rivenditori che hanno offerto copie pirata su 32 negozi visitati. Infine, Palermo che con 31 rivenditori non in regola su 55 visitati risulta la citta’ siciliana meno colpita dal fenomeno. ”Questo dato e’ particolarmente allarmante – commenta Rossano Ziveri, direttore della Divisione soluzioni di Microsoft Italia – se si considera che l’ abitudine di offrire copie prodotte illegalmente ha un impatto fortemente negativo sullo sviluppo del settore IT e sulla creazione di nuovi posti di lavoro”. A questo proposito uno studio realizzato nel 2003 per conto della BSA, l’ organizzazione internazionale volta a combattere il fenomeno della pirateria informatica, ha stimato che una riduzione pari al 10 per cento della pirateria entro il 2006 garantirebbe la creazione in Italia di 17.000 nuovi posti di lavoro nel settore IT e un incremento del gettito fiscale pari a 1,8 miliardi di euro. (ANSA).

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