E-GOVERNMENT: PARTE NEL PESCARESE PORTALE ‘PROVINCIAUNICA’
(ANSA) – PESCARA, 7 APR – Dal 15 settembre prossimo i cittadini di Penne o di Montesilvano potranno iscrivere i loro figli a scuola, o pagare l’Ici comunale o chiedere un permesso per occupazione del suolo pubblico semplicemente collegandosi al sito www.provinciaunica.it. E’ questo il risultato del progetto coordinato dalla Provincia di Pescara che, in piena attuazione del Programma nazionale di e-government, a partire da quest’anno, facilitera’ i rapporti tra le singole amministrazione e i cittadini. Il progetto e’ entrato nella fase attuativa: dal 15 maggio il portale sara’ attivo con le informazioni generali sui servizi erogati da 43 Comuni della provincia nei confronti dei suoi cittadini. Dal 15 giugno andra’ in linea la versione informativa completa, con la modulistica e le informazioni pubblicate integralmente. A settembre, in 11 Comuni pilota (Penne, Montesilvano, Caramanico, Catignano, Serramonacesca, Loreto Aprutino, Scafa, Citta’ Sant’Angelo, Spoltore, Farindola, e Moscufo) tutti i servizi previsti saranno attivi. ”Provinciaunica” e’ il portale dell’amministrazione provinciale che permettera’ agli utenti di avere online quei servizi per i quali non sara’ piu’ necessaria la presenza fisica del cittadino negli uffici comunali. Il progetto, nato in collaborazione con le due Comunita’ montane e 43 Comuni (esclusi Pescara, Pianella, Cepagatti) portera’, entro l’anno solare, al completamento della rete, con l’erogazione online dei servizi previsti per tutte la amministrazioni coinvolte. ”Provinciaunica” e’ stato approvato dal Ministero per l’Innovazione tecnologica insieme ad altri 137 progetti collocandosi, come punteggio, al 14/o posto della graduatoria di merito e tra i primi cinque progetti in assoluto come rapporto di efficienza tra costo e utenza servita. Nel corso dell’inaugurazione dello sportello di Provinciaunica, in via Ostuni 30 (sul retro del palazzo della Provincia), il presidente Giuseppe De Dominicis ha ricordato oggi che il progetto e’ costato complessivamente tre miliardi vecchie lire, di cui, salvo un 33% finanziato dal ministero per l’innovazione tecnologica, la maggior parte dell’importo e’ stata a carico della Provincia, con una piccola compartecipazione da parte dei Comuni. (ANSA).
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