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E-GOVERNMENT:SARDEGNA CAPOFILA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

8 Aprile 2004 Commenta

(ANSA) – CAGLIARI, 8 APR – Niente piu’ raccomandate, con risparmi di denaro (si stima in piu’ di 27 mila euro all’ anno quello per l’ abolizione delle sole A/R) e tempo, e soprattutto l’ eliminazione di una serie di passaggi e duplicazioni (l’ anticipazione via fax di molti documenti). Entro l’ anno i 377 comuni sardi (oltre alle 25 Comunita’ Montane e 8 strutture Provinciali) diventeranno i protagonisti della ”rivoluzione amministrativa” introdotta con le nuove tecnologie Internet e i progetti di e-government. La Regione sarda e’ stata, infatti, scelta come capofila (insieme a Liguria, Marche e Calabria) di uno dei progetti piu’ innovativi sul fronte della PA: il sistema di posta certificata che permette di equiparare, con pieno valore legale, il domicilio fisico a quello informatico. La sperimentazione – come hanno spiegato, illustrando il progetto, gli assessori regionali dagli Affari generali e degli Enti locali, Pietro Fois e Gabriele Asunis – comincera’ dopo l’ estate, ma tutti gli adempimenti tecnici e operativi sono stati gia’ fatti e si attende ora solo l’ adesione degli Enti locali.Attualmente sono realizzabili fino a 2.500 caselle di posta con cui si potranno movimentare atti sotto forma di bozze e/o documenti riservati. Il dominio di posta certificata sara’:struttura@posta.certificata.regione.sardegna.it. Il sistema (circa 50 mila euro il costo) consentira’ un miglioramento dell’ attuale servizio di posta elettronica con l’ introduzione della posta certificata protetta da antivirus, antispamming e antintrusione. ”Per capirne i benefici – hanno sottolineato Fois e Asunis – basti pensare che attualmente sono circa 600 mila ogni anno i documenti ‘movimentati’ tra la Regione e gli Enti locali, con il 10-15% che viene inviato con raccomandate con ricevuta di ritorno, precedute quasi sempre dalle copie spedite via fax. Ai risparmi notevoli (da quello di 3 euro per ogni A/R) si aggiunge poi un altro aspetto fondamentale: la certezza di chi riceve il documento. Non ci sara’, cioe’, piu’ la ricerca per capire di chi e’ la firma sulla ricevuta con cui finora si certificava l’ avvenuta consegna della raccomandata”. (ANSA).

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