(ANSA) – ROMA, 13 APR – Telephonica ha scelto di esordire sul mercato londinese non solo perche’ la quotazione all’Aim (Alternative investment market) rappresenta una valida vetrina per far conoscere la societa’ a livello internazionale, ma anche perche’ oltremanica il percorso burocratico per accedere in Borsa e’ piu’ semplice. Parola di Francesco Cimica, fondatore e direttore generale della societa’ perugina, che in un’intervista a ‘MF’ racconta la storia di una scommessa fatta sette anni fa in una realta’ di provincia. I Cimica hanno infatti creduto nella liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, abbandonando il business di famiglia (producevano borse da donna), per lanciarsi nell’avventura della tecnologia wireless local loop. I numeri oggi danno loro ragione: il fatturato e’ passato dai 2 milioni di euro del ’97 agli attuali 50 milioni. E i progetti per il futuro sono anche piu’ ambiziosi: diventare il secondo operatore telefonico indipendente dopo Telecom Italia. Il perche’ della scelta londinese e’ invece presto detto: ”il listino dell’Aim e’ dedicato alle aziende in forte crescita e con progetti di espansione molto validi e concreti – ha spiegato Francesco Cimica – non si tratta della copia anglosassone del nuovo mercato italiano”. E dallo sbarco alla City l’azienda si attende molto: ”per realizzare il progetto di espansione del nostro business alle quattro regioni del centro Italia – ha concluso Cimica – abbiamo bisogno di almeno 20 milioni di euro da investire in quattro anni”.(ANSA).

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