(ANSA) – ROMA, 19 APR – E’ la nuova frontiera dell’informatica. Si chiama Power (Performance Optimization with Enhanced RISC) l’ architettura IBM dei nuovi microprocessori che favorira’ un’ ”integrazione di tutti i sistemi e informazioni all’interno del business”. Adalio Sanchez, vicepresidente mondiale della divisione che produce la serie P, spiega oggi in un’intervista ad ‘Affari e finanza’ di Repubblica le potenzialita’ e i risultati del nuovo prodotto che permettera’ ”alle compagnie, grandi o piccole, di usare questa architettura in diversi strumenti, di integrare i sistemi” guadagnando cosi’ ”una maggiore velocita’ in un’azienda”. Tra i suoi maggiori successi, l’IBM – spiega Sanchez nell’intervista – vanta un sistema composto da quarantuno eServer p690 con 32 processori POwer4+ ciascuno, dotato di ”milletrecentododici processori”, ”una potenza di calcolo di 8.9 trilioni di operazioni per secondo e la capacita’ di archiviare fino a 60 terabyte di dati, equivalenti al contenuto di 60 milioni di volumi di mille pagine ciascuno”. Interrogato poi sull’accusa della NEC, rivolta alla IBM, di non poter competere con il suo supercomputer Earth Simulator, Sanchez ha riconosciuto che si tratta sì del ”piu’ grande computer al mondo, ma in termini tecnici ha una tecnologia di ieri” e la IBM puo’ comunque contare su ”uno share del mercato maggiore”. (ANSA)

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