WORLDCOM: AZIENDA RIEMERGE DA AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA
(ANSA) – NEW YORK, 19 APR – Il Capitolo 11, per Worldocom, sara’ presto una parola lontana o, tutt’al piu’, il vago ricordo di un periodo sfortunato di quelli che capitano, spesso, nel mondo dell’economia e della finanza. Domani, la societa’ telefonica autrice della bancarotta piu’ ingente nella storia, e’ attesa dalla riemersione dopo quasi due anni di amministrazione controllata. A 21 mesi dal fallimento da 104 miliardi di dollari in asset vissuto nel luglio del 2002 l’azienda risorgera’ sotto le insegne di Mci – nome gia’ utilizzato da diversi mesi – e con un struttura decisamente diversa dal colosso che Bernard ebbers assemblo’ a forza di acquisizioni nel corso degli anni Novanta. La nuova Worldcom avra’ 50.000 dipendenti rispetto ai 70.000 del 2002, un debito pari a 6 miliardi di dollari contro 41 miliardi di dollari e un management interamento rinnovato. Nonostante l’utenza sia pressoche’ invariata – l’azienda e’ riuscita a mantenere i suoi 20 milioni di clienti sparsi per il Paese – il fatturato dovrebbe essere differente: i 32 miliardi di dollari in ricavi archiviato nel 2002 dovrebbero scendere (secondo stime della societa’) a 21-22 miliardi di dollari alla fine dell’anno in corso. La ex Worldcom aveva ottenuto il via libera al proprio piano di riorganizzazione lo scorso 31 ottobre – a 14 mesi dal crollo – da parte dei magistrati newyorchesi dei suoi creditori i quali, titolari del 96,5% dei 41 miliardi di dollari di debiti dell’azienda avevano manifestato la propria approvazione al piano che prevede la corresponsione ai creditori in possesso di titoli privilegiati di un controvalore pari a 44,5 cents per ogni dollaro nominale mentre, per quanto concerne i possessori di diritti, la corresponsione e’ di 52 centesimi per ogni dollaro di controvalore posseduto. Nello scorso autunno, infine, l’azienda si era accordata con la Sec per un rimborso da 750 milioni di dollari da destinare agli azionisti traditi. I dollari dovrebbero giungere in parte in contanti e in parte in titoli: circa un terzo della somma, infatti, sara’ composta da azioni della nuova societa’ guidata di Michael Capellas.(ANSA).
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