INTERNET: 7 MINORI SU 10 SOLI NELLA RETE
(ANSA) – ROMA, 28 APR – Almeno il 70% dei giovanissimi fra 8 e 13 anni e’ solo ad affrontare il mondo di Internet, oltre la meta’ e’ capitato almeno una volta in un sito pornografico e il 13% ha incontrato un pedofilo on-line. E’ quanto emerge dall’indagine sui minori e Internet promossa dall’azienda specializzata in sicurezza informatica Symantec Italia in collaborazione con la International Crime Analysis Association (ICAA). L’indagine, organizzata nell’ambito del progetto ”Pollicino nella Rete: educare i minori a una navigazione sicura in Internet”, fornisce un primo quadro della percezione del rischio da parte di bambini e adolescenti durante la navigazione in rete, e’ stata condotta con questionari e interviste su 5.000 minori fra 8 e 13 anni di tutta Italia. Tra le citta’ coinvolte Torino, Genova, Terni, Roma, Napoli, Reggio Calabria e Palermo. E’ emerso che non soltanto sono sempre piu’ numerosi ed hanno raggiunto il 77% i giovanissimi che navigano in Internet, ma che aumenta progressivamente il tempo che essi dedicano alla comunicazione on line. Ma sulla rete i ragazzi viaggiano quasi sempre da soli: nel 47% dei casi il controllo degli adulti e’ saltuario e nel 27% dei casi sono in completa solitudine (o perche’ i genitori non conoscono la rete oppure per una loro eccessiva fiducia nell’efficacia dei filtri, o ancora per superficialita’). Il 34%, inoltre, non ha mai ricevuto dai genitori consigli su come comportarsi durante la navigazione in Internet. Moltissimi si collegano alla rete per studiare (79%), ma anche per divertirsi (74%). Solo una minoranza (13%) usa Internet per parlare con altre persone attraverso chat ed e-mail. E’ facilissimo, ed e’ accaduto al 52% degli intervistati, che navigando si capiti in un sito pornografico (molti siti di questo tipo sono disponibili da portali commerciali e da banner pubblicitari di tipo intrusivo). Le reazioni dei ragazzi sono comunque equilibrate, visto che il 46% di essi dichiara di non avere provato particolari emozioni. Significativa la percentuale (13%) di chi ha avuto un incontro on-line con un adulto, presumibilmente un pedofilo, con cui ha intrapreso discorsi su tematiche sessuali. Moltissimi (70%) non parlano di questa esperienza con i genitori o perche’ non li ritiene in grado di capire (33,5%) o perche’ si vergogna (16%). E soprattutto quando la comunicazione con i genitori e’ carente, i minori tendono a vivere le esperienze in rete come private, esponendosi cosi’ a incontri on-line ambigui che, in casi estremi, possono tradursi in incontri nel mondo reale. Piu’ informazione rivolta ai giovanissimi e piu’ dialogo fra bambini e genitori per prevenire situazioni a rischio e’ quanto suggeriscono gli autori della ricerca. Per la responsabile dell’area Sud-europea della Symantec, Francesca Giudice, ”il ruolo della comunicazione fra genitori e figli e la creazione di percorsi guidati per la condivisione dell’esperienza in ambiente Internet possono giocare un ruolo decisivo nel successo delle attivita’ di prevenzione a tutela dei minori”. Sull’opportunita’ di azioni educative e di informazione rivolte sia ai bambini che ai genitori, e mirate quindi alle famiglie e alle scuole, e’ d’accordo il presidente della ICAA, Marco Strano.(ANSA).
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