(ANSA) – PISA, 4 MAG – Quattro aziende italiane su dieci hanno subito attacchi informatici; il 94 per cento delle imprese deve affrontare quotidianamente il problema dei virus; un ulteriore dieci per cento ha patito accessi non autorizzati ai dati aziendali. Sono i risultati di un’indagine compiuta su un campione di aziende italiane da Assosecurity – associazione nata lo scorso anno su iniziativa del Politecnico di Torino,Universita’ degli studi di Torino, Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa, Csi Piemonte, Cps Innovazione nelle Ict e Istituto Superiore Mario Boella. In questo quadro, Assosecurity presentera’ l’ 11 maggio a Pisa, nella sede dell’ Istituto di informatica del Cnr, il nuovo corso di formazione rivolto ai referenti della sicurezza aziendale, con particolare riferimento ai responsabili del trattamento dei dati personali negli enti locali e nelle imprese. ”Un corso super partes – sottolinea l’ associazione – senza alcun risvolto commerciale, concentrato in particolar modo sulla sicurezza nelle comunicazioni. A testimonianza del profilo istituzionale assunto, Assosecurity continuera’ a privilegiare il ricorso al software libero al fine di promuovere le piattaforme tecnologiche che utilizzano standard aperti e interoperabili”. Come dimostra l’ ultima offensiva informatica rappresentata dalla diffusione del virus Worm Sasser, il problema della sicurezza telematica e’ di grande attualita’. Secondo i dati diffusi da autorevoli societa’ di ricerca europee e americane – informa a questo proposito Assosecurity – nell’ultimo triennio le statistiche degli incidenti informatici a livello internazionale hanno registrato una violenta impennata: dalle 132 violazioni di sicurezza censite dal centro di coordinamento Cert nel 1988 si e’ passati alle 2.134 del ’97 e alle 21.756 del 2000. Lo scorso anno gli episodi incriminati hanno superato quota 137mila: ciascuno di essi ha coinvolto anche centinaia di siti Internet contemporaneamente. I danni economici sono stati altrettanto rilevanti: la diffusione del virus informatico ”Love Bug”, ad esempio, ha causato alle imprese degli Stati Uniti perdite per 8,7 miliardi di dollari; l’84 per cento delle infezioni virali ha comportato mediamente la perdita di 20 giorni lavorativi e 10mila dollari di danni. (ANSA).

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