RICERCA: DOPO MODA E DESIGN MILANO CAPITALE TECNOLOGIA
(ANSA) – MILANO, 13 MAG – Milano e’ la prima realta’ per la ricerca, ha sette universita’, il 37% dei brevetti registrati e il 24% della produzione tecnologica. Proprio per questo le elites della tecnologia italiana hanno dato vita ad un comitato scientifico con un ben preciso obiettivo: trasformare Milano nella ‘Capitale della Tecnologia’. In che modo, lo hanno spiegato alcuni membri del comitato, che si sono riuniti oggi alla Triennale di Milano al convegno dal titolo ‘Human Tecnology, come le tecnologie cambiano la nostra vita’. ”Intrecciando relazioni possibili – ha detto il direttore del Centro Studi della Banca d’Europa e segretario generale del Comitato, Ivan Rizzi – tra scuola, universita’, ricerca e mercato”. Ma anche se Milano e’ la prima realta’ per la ricerca, ha aggiunto Rizzi, ‘la citta’ non ha una chiara coscienza di quello che e’ e all’universita’ si registra un calo rilevante del numero degli studenti delle facolta’ scientifiche a favore di quelle umanistiche”, eccezione fatta per la Statale. ”Un calo – ha commentato Rizzi – che si sta verificando in tutto l’Occidente. Ma noi non vogliamo assistere: crediamo di poter fare qualcosa di fattivo”, soprattutto con le grandi imprese, affinche’ ”costruiscano le occasioni, perche’ ci sia un futuro piu’ opportuno, un terreno dove possa attecchire la creativita’ ”. ”L’importanza della ricerca – ha affermato Gianpiero Sironi, preside Facolta’ di Scienze dell’Universita’ Statale – e’ riconosciuta, ma spesso gli atteggiamenti delle istituzioni pubbliche e private non sono conseguenti”. Un esempio positivo in questo senso e’ la Fondazione Tronchetti Provera, che ha gia’ realizzato due consorzi: uno Pirelli-Politecnico nell’area fotonica e l’altro Pirelli-Bicocca per le nanotecnologie e i materiali avanzati. ”Senza ricerca non si va da nessuna parte”, ha detto il presidente Lucio Pinto, denunciando il ”basso livello di cultura tecnologica in Italia, che determina la nostra scarsa competitivita”’. Pinto ha sottolineato il ”ruolo fondamentale della collaborazione tra scuola, universita’ e industria”, annunciando di aver ”avviato oltre 30 ricerche, perche’ il ricercatore deve poter credere che ha un futuro, proprio perche’ e’ un ricercatore”. Dopo la perdita del ruolo manifatturiero, oltre al essere la capitale della moda e del design, ”Milano puo’ diventare la capitale della tecnologia – ha ribadito il presidente dello Smau, Antonio Emmanueli -: della formazione, dell’elaborazione, un punto di scambio, un centro di competenza legato ad un aspetto di rappresentativita’ di Milano nei confronti del sistema Italia”. E per far questo non e’ necessaria una serie di nuovi servizi e infrastrutture: ”La tecnologia oggi – ha commentato Emmanueli – e’ prevalentemente intelligenza, e’ un’idea. Non lasciamocele scappare!”. (ANSA).
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