(ANSA) – BRUXELLES, 14 MAG – Il ministro per l’Innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca, ha espresso formalmente le proprie ”forti perplessita”’ sulla proposta di Direttiva europea in materia di brevettabilita’ del software e ha chiesto ai suoi colleghi competenti di rappresentare ”la posizione critica del Governo italiano” al Consiglio Ue di lunedi’ prossimo. In una lettera indirizzata ai ministri Rocco Buttiglione (Politiche comunitarie), Antonio Marzano (Attivita’ produttive) e Letizia Moratti (Istruzione, Universita’ e Ricerca) che rappresentano l’Italia al Consiglio competitivita’ del 17 maggio, Stanca raccomanda inoltre ”di evitare decisioni affrettate” e di ”avviare iniziative comuni per approfondire ulteriormente la materia”. Nel sottolineare che ”tutti condividiamo il principio della non brevettabilita’ del software in quanto tale”, il ministro per l’Innovazione sostiene che tale principio si traduce pero’ nella proposta di direttiva ”in una generale e dichiarata accettazione del principio della brevettabilita’ del software”, subordinata a tre condizioni che risultano ”specificate in modo tuttora inadeguato”. Cio’, aggiunge Stanca, ”lascia un grande spazio all’interpretabilita’, con rischio di estendere i casi di applicabilita’ del brevetto del software gia’ possibili nella situazione attuale (30.000 brevetti software e simili gia’ concessi dall’European Patent Office)”. Inoltre vi e’ ”una troppo vaga descrizione delle condizioni alle quali poter concedere un eventuale brevetto su software, consentendo il permanere di una zona grigia che preoccupa particolarmente”, vista la larga diffusione di Pmi in Italia: per loro ”un’estensione della brevettabilita’ del software potrebbe comportare limitazioni nella loro attivita’ di sviluppo ed ulteriori costi”. Un eccessivo ricorso al brevetto in questo campo, afferma fra l’altro il ministro, ”potrebbe avere conseguenze rilevanti sulla concorrenza nel mercato del software” limitando di fatto lo sviluppo del settore.(ANSA).

Scritto da